Athabasca o Athapaska

famiglia etno-linguistica dell'America Settentrionale che prende nome da una tribù di Amerindi, oggi estinta, stanziata lungo la riva meridionale del lago Athabasca, nel Canada. Le genti di lingua athabasca erano rappresentate da numerose tribù, oggi assai ridotte di numero o estinte (come gli Athabaschi originari), che vengono indicate con nomi collettivi; fra questi gruppi di tribù, i più importanti sono quelli dei Chipewyan, Hare (Kawciottine), Dogrib (Thlingciadinne), Kut'qin (Loucheaux), Beavers (Tsattine), Slaves (Etciaottine), Sekani, stanziati dall'Alaska fino alla baia di Hudson, a est, e alla Columbia, a ovest. Vari studiosi uniscono a questa famiglia etno-linguistica anche le genti Haida e gli indigeni delle isole costiere della Columbia, proponendo il nome collettivo Na Denè (o Denè Tinnè), derivandolo dal nome etnico con cui si designano molti gruppi (denè vuol dire uomini, gente). Probabilmente di lingua athabasca sono anche i due grossi gruppi indigeni degli Stati Uniti sudoccidentali (per esempio Apache e Navaho) ivi emigrati forse agli inizi dell'era attuale; piccole tribù athabasche vivevano anche nelle zone montuose della California. Gli Athabaschi erano raccoglitori-cacciatori nomadi e, tranne pochi gruppi, avevano un tenore di vita assai basso; in maggioranza i gruppi vivevano isolati nella propria zona di caccia, suddivisi in clan patrilineari (a eccezione dei Loucheaux e dei Nahani), ostili fra loro, nei quali capi e stregoni avevano scarsa importanza; da alcune tribù erano adottati il matrimonio per gruppo, la poligamia, l'abbandono dei vecchi e degli infermi, l'acquisto della donna lavorando per il futuro suocero, ecc. Assai semplici erano le manifestazioni religiose per lo più limitate a varie forme di superstizione (culto dell'orso, riti lunari, festa annuale dei morti, totem individuale, ecc.); i morti venivano per lo più abbandonati e solo in alcuni casi bruciati o deposti su piattaforme elevate. L'abitazione tipica era la capanna cupoloide a pianta circolare o ellittica, fatta di rami ricoperti di pelli; di pelli era anche l'abbigliamento completo, dato il rigore del clima, spesso con decorazioni di aculei di porcospino colorati e perline di vetro; come armi usavano l'arco rinforzato, simile a quello dell'Asia nordorientale, il coltello, l'accetta, la lancia per lo più con lame e punte in osso o in rame (ottenute lavorando il rame nativo); dagli Eschimesi avevano acquisito la slitta; originari erano il toboggan e le racchette da neve oltre alle piroghe in scorza di albero. Rudimentali tanto gli oggetti di cucina e d'uso corrente, quanto il modo d'ottenere il fuoco. Gli Athabaschi usavano, e usano ancora, tenere in cattività lupi che impiegano per il traino delle slitte e per la caccia al caribù. Attualmente gli Athabaschi godono, nel Canada, di una relativa libertà: abitano le regioni settentrionali e nordoccidentali del Paese, dove si sono rifugiati gran parte dei superstiti delle antiche tribù (ca. 45.000 individui); molti si sono meticciati acculturandosi ai costumi canadesi o statunitensi (in Alaska); solo pochi vivono ancora di caccia e del commercio di pellicce, svolti con mezzi moderni.

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