Attóne (ecclesiastici)

nome di alcuni ecclesiastici. § Attone , vescovo di Basilea (? 763-Reichenau 836). Eletto per volere di Carlo il Calvo, di cui fu ambasciatore a Bisanzio, a Roma e in altre corti, fece costruire il duomo e redasse gli statuti per il suo clero (Capitulare Hettonis). Nell'823 si ritirò nel monastero di Reichenau, di cui era stato abate dall'806 all'823. § Attone , arcivescovo di Milano (m. 1083 o 1085). Fu nominato alla sede arcivescovile dai patarini, perché desse un forte impulso alla riforma del clero, e papa Alessandro II ne confermò l'elezione. Avversato da Enrico IV e dai suoi partigiani milanesi, riparò a Roma, dove curò la Defloratio canonum, raccolta dei diritti e dei doveri degli ecclesiastici. § Attone , vescovo di Vercelli (m. 964 ca.). Eletto nel 924, godette del favore di Berengario II, Ugo di Provenza e Lotario II, che gli elargirono privilegi e donazioni, ma seppe mantenere nei loro confronti una dignitosa autonomia e non mancò di fronteggiare Berengario II quando questi volle limitare le libertà ecclesiastiche. Animato di grande zelo pastorale, attese con puntigliosa cura a riformare e migliorare il clero e la vita religiosa della sua diocesi, raccogliendo la sua esperienza in un Capitulare, dove, in un centinaio di canoni, sono esposti con chiarezza e acuto senso giuridico i doveri degli ecclesiastici, l'amministrazione dei sacramenti, le osservanze liturgiche, con particolare rigore contro la simonia e l'eresia nicolaita.

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