Atterbom, Per Daniel Amadeus

poeta, scrittore e critico letterario svedese (Åsbo 1790-Uppsala 1855). Tra i maggiori rappresentanti del romanticismo svedese, appartenne ai cosiddetti “fosforisti”, così chiamati dalla rivista Phosphoros, nella quale propugnavano una radicale riforma letteraria ispirata al romanticismo tedesco. Significativi, a questo proposito, sono il ciclo lirico I fiori, scritto da Atterbom fra il 1812 e il 1822, che si riallaccia alla poetica schellinghiana, e due fiabe drammatiche in versi, L'uccello azzurro (1813) e L'isola della felicità (1824-27). Quest'ultima, considerata il capolavoro di Atterbom, venne iniziata al ritorno da un viaggio in Germania e in Italia (1817-19) che esercitò un notevole influsso sulla formazione del poeta. Verso la fine della sua vita, Atterbom, che dal 1828 fu professore di filosofia teoretica e di estetica presso l'Università di Uppsala, scrisse una serie di studi estetici e letterari, fra i quali spicca per la modernità Vati e poeti svedesi (1841-55).

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