Babeuf, François-Noël

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rivoluzionario francese (Saint-Quentin 1760-Vendôme 1797). Noto col soprannome di Gracchus, allo scoppio della rivoluzione si volse alla vita politica. Nel 1789 pubblicò il primo articolo sul Cahier degli elettori e sul Bailliage di Roye chiedendo l'abolizione dei diritti feudali. Durante il primo periodo della rivoluzione occupò incarichi minori a Parigi e in provincia. Giudicava la costituzione del 1791 come il primo passo per costruire un nuovo ordine fondato sull'uguaglianza. Nel 1794 fondò il giornale Tribun du peuple (dapprima col titolo Journal de la liberté de la presse) nel quale rivendicava l'urgente necessità di mettere in pratica i principi della Dichiarazione dei diritti del 1793. Per le sue critiche ai nuovi privilegi che la politica del Termidoro aveva instaurato fu arrestato nel 1795. In carcere conobbe Buonarroti e Germain, che divennero suoi stretti collaboratori. Rilasciato nell'ottobre dello stesso anno, riprese l'attività politica avvicinandosi ai gruppi repubblicani e giacobini. Nel 1796 fondò con Buonarroti e Darthé una società segreta, La Società degli Eguali, con l'obiettivo di abbattere il Direttorio e instaurare una repubblica in cui la parità economico-sociale di tutti i cittadini sarebbe stata l'essenza di una nuova democrazia capace di fare a meno della proprietà privata e degli altri privilegi che generano discriminazioni e squilibri tra gli uomini. Attraverso questa organizzazione clandestina, capeggiata da un comitato centrale di salute pubblica, Babeuf svolse una vasta azione di propaganda tra i ceti popolari e nell'esercito. La sua azione mise capo a una cospirazione contro il Direttorio, la cosiddetta Congiura degli Eguali, che, scoperta per delazione di una spia, provocò l'arresto di Babeuf e di altri suoi compagni (1797). Nonostante la massiccia propaganda a carattere rivoluzionario, il movimento non riuscì ad assumere carattere nazionale, ma raccolse seguaci solo a Parigi, esaurendosi con il drammatico esito del processo in seguito al quale Buonarroti, Germain e altri furono condannati alla deportazione, mentre Darthé e Babeuf, condannati a morte, vennero ghigliottinati insieme il 28 maggio 1797. Per il pensiero economico-sociale di Babeuf, vedi babuvismo.

Bibliografia

C. Mazauric, Il tribuno del popolo, Roma, 1969; M. Dommonget, Les grands socialistes et l'éducation, Parigi, 1970; A. Saitta, Ricerche storiografiche su Buonarroti e Babeuf, Roma, 1986.

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