Bagnara Càlabra

Indice

comune in provincia di Reggio di Calabria (32 km), 50 m s.m., 24,68 km², 11.230 ab. (bagnaresi), patrono: san Nicola di Bari (6 dicembre).

Centro della costa tirrenica a NE dello stretto di Messina, situato ai piedi dell'Aspromonte. Ebbe origine dall'abbazia di Santa Maria degli Apostoli, eretta da Ruggero il Normanno nel 1085; in epoca medievale è citato col nome di Balnearia. Fino al 1464 fu feudo del monastero di Santa Maria di Messina, quindi passò ai Ruffo, che lo tennero fino all'abolizione del regime feudale (1806), dal 1603 con il titolo di duchi. Fu distrutto dal terremoto del 1783 e venne gravemente danneggiato dai terremoti del 1893 e del 1908.La chiesa della Confraternita del Carmine (sec. XVII) è l'unico monumento a essersi salvato dal terremoto del 1908. Su una rupe a dominio dell'abitato sorge il castello Emmarita, residenza feudale dei Ruffo, merlato e con belle bifore. § L'agricoltura (uva, olive e cereali) mantiene un ruolo di rilievo nell'economia, ma il paese è noto soprattutto per la pesca del pesce spada. L'industria è attiva nei settori meccanico, edile, dolciario (torroni) e della lavorazione del legno, mentre sul litorale è molto sviluppato il turismo. È rinomato l'artigianato della ceramica, ancora praticato nella frazione Ceramida.§ A luglio si svolge una famosa Sagra del Pesce Spada. A Bagnara Calabra è nato lo storico Rosario Villari (1925).

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