Ban Ki-moon

diplomatico sudcoreano (Chungiu 1944). Dopo gli studi universitari a Seoul e Harvard, nel 1972 divenne funzionario presso l'ambasciata di Nuova Delhi in India. Dal 1975 ha lavorato come primo segretario della Missione permanente sudcoreana all'ONU. Nel 1996 è divenuto consulente per la Sicurezza nazionale del presidente sudcoreano; nel 2004 è stato nominato ministro degli Affari esteri della Repubblica sudcoreana, occupandosi tra l'altro dei difficili rapporti tra Seoul e Pyongyang sul programma nucleare e delle trattative per l'adozione di uno statuto comune per risolvere la questione nucleare nordcoreana nel corso dei negoziati a Sei (due Coree, Giappone, Cina, Russia e Stati Uniti) promossi dalla Cina. Nel gennaio 2007 Ban Ki-moon è divenuto segretario generale delle Nazioni Unite, succedendo al ghanense K. Annan, rimanendo in carica fino al 31 dicembre 2016. Negli anni del suo mandato, Ban Ki-moon ha attuato numerose riforme circa le modalità delle operazioni di peacekeeping e di intervento dell’ONU. Particolarmente forti sono state le sue prese di posizione relativamente al riscaldamento globale, in contrapposizione con il presidente USA George W. Bush e circa il conflitto in Darfur dove la sua mediazione con il presidente sudanese Omar al-Bashir ha reso possibile l’intervento dei caschi blu dell’ONU. Dal 1° gennaio 2017 gli è succeduto António Guterres. Ban Ki-moon è stato insignito per tre volte dell’Ordine del servizio di merito dal governo della Corea del Sud (1975, 1986, 2006), della Gran decorazione d’onore dall’Austria (2001), oltre a numerosi altri riconoscimenti per le sue azioni diplomatiche. Nel 2016 ha partecipato al documentario di Leonardo di Caprio sui cambiamenti climatici Punto di non ritorno – Before the Flood. Nel 2021 ha pubblicato l'opera Resolved: Uniting Nations in a divided World.

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