Baranskaja, Natalia Vladimirovna

scrittrice russa (San Pietroburgo 1908-Mosca 2004). Figlia di rivoluzionari, emigrò in Svizzera con i genitori per sfuggire alle persecuzioni della polizia zarista. Rientrata in Unione Sovietica, rimase vedova durante la seconda guerra mondiale e sperimentò la durissima condizione della donna sola con due figli da mantenere. Giunse alla letteratura molto tardi, con il racconto Una settimana come un'altra (1969), che ebbe grande successo in URSS e venne tradotto in 12 lingue: è la storia di una donna lavoratrice e madre, affetta dalla cosiddetta “sindrome del doppio dovere”. Visto in Occidente come documento del nascente femminismo sovietico, il lavoro si fa apprezzare per la capacità di definire la psicologia dei personaggi e per la delicata ironia della narrazione. Qualità che l'autrice riconferma nel suo primo romanzo Il giorno dei ricordi (1989).

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