Barbèra, Màrio

pedagogista italiano (Mineo, Catania, 1877-Roma 1947). Entrato nel noviziato della Compagnia di Gesù nel 1891, fu consacrato sacerdote nel 1905, dopo aver completato gli studi letterari ed aver insegnato per cinque anni. Nel 1910 fu chiamato a collaborare alla rivista Civiltà cattolica, dove rimase fino alla morte. Nei primi anni della sua attività, si dedicò prevalentemente alla narrativa, scrivendo romanzi con intenti educativi. Ricordiamo: Fiori di rovine. Scene siciliane (1912) e L'isola degli emiri. Romanzo storico (1914). Nella maturità abbandonò i temi narrativi, dedicandosi esclusivamente all'attualità. Seguì con attenzione i movimenti di rinnovamento dell'educazione e la politica scolastica, acquistando progressivamente una grande competenza che lo portò a diventare l'esperto di problemi educativi della rivista dei Gesuiti. Fra i suoi studi ricordiamo: Il buono e il cattivo della Riforma Gentile e L'educazione nuova e il metodo Montessori.

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