Bari Sardo

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comune in provincia dell'Ogliastra, 50 m s.m., 37,53 km², 3871 ab. (baresi), patrono: Beata Vergine di Monserrato (8 settembre).

Centro dell'Ogliastra, situato a breve distanza dal mare. Numerosi resti nuragici, rinvenuti nel territorio, testimoniano la presenza di insediamenti umani fin dalla preistoria. Nel Medioevo il borgo fece parte della curatoria dell'Ogliastra, compresa nel Giudicato di Cagliari; nel 1258 passò con questa ai Visconti, giudici di Gallura, e in seguito ai pisani. Dopo la conquista aragonese fu incluso nella Contea di Quirra e infeudato a Berengario Carroz (1363) passando poi ad altri signori fino all'abolizione dei feudi (1839).La parrocchiale barocca della Beata Vergine di Monserrato e affiancata da un bel campanile in stile rococò piemontese. Nei dintorni sorgono numerosi nuraghi, “tombe dei giganti”, domus de janas e, a protezione della costa, una torre di difesa spagnola dei sec. XVI-XVII.§ L'economia si basa sull'agricoltura, che produce cereali e ortaggi, sull'allevamento di ovini e caprini, sullo sfruttamento dei boschi, sull'attività edilizia e la produzione di materiali da costruzione; è notevole il flusso turistico estivo, favorito da buone strutture ricettive, balneari e ricreative.§ La seconda o la terza domenica di luglio vi si svolge la Sagra dei Nenniris: un suggestivo corteo di donne, recanti sulla testa i nenniris, vasi dove sono stati fatti germogliare al buio semi di grano e di legumi vari, accompagna la statua di San Giovanni fino al mare; qui i vasi vengono gettati in acqua per propiziare un abbondante raccolto.

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