Baring, Maurice

scrittore e giornalista inglese (Londra 1874-Beauly, Scozia, 1945). Svolse un'intensa attività letteraria in molteplici campi, dimostrando in tutti un gusto raffinato. La parte meno duratura della sua opera è quella in versi, con la sola eccezione del componimento In Memoriam A. H. (1917), celebrato come uno tra i più commossi scritti al tempo della prima guerra mondiale. Dead Letters (1910; Lettere non recapitate), Diminutive Dramas (1911; Drammi in miniatura), Lost Diaries (1913; Diari perduti) e Unreliable History (1934; Storia campata in aria) rappresentano il meglio della produzione misuratamente burlesca di Baring. Pari leggerezza di tocco si riscontra in romanzi quali Cat's Cradle (1925; La culla del gatto), Daphne Adeane (1926), che riscosse particolare successo nella traduzione francese, e Tinker's Leave (1927; Lo stagnino in vacanza). La fama di Baring è però affidata soprattutto all'autobiografico The Puppel-Show of Memory (1922; Il teatro dei burattini della memoria) e a Have You Anything to Declare? (1936; Niente da dichiarare?), che è una raccolta di citazioni commentate a chiarimento delle predilezioni letterarie dell'autore. Fertile di risultati letterari fu una lunga permanenza dello scrittore in Russia (1904-09): a essa si devono i volumi Landmarks in Russian Literature (1910; Pietre miliari della letteratura russa) e An Outline of Russian Literature (1914; Profilo della letteratura russa).

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