Baruk, apocalissi di-

libri apocrifi dell'Antico Testamento che narrano le vicende di Baruk, amanuense ebreo. Il primo, trasmessoci soltanto nella versione siriaca, databile al sec. I d. C. o poco più tardi. A Baruk, addolorato per la distruzione di Gerusalemme, appare un angelo che lo consola e gli mostra cinque dei sette cieli coi loro abitanti, riportandolo poi sulla Terra, consolato dalla certezza che la venuta del Messia darà inizio a un'era di prosperità per Israele e per tutta la Terra. Come altri libri apocalittici, l'Apocalisse di Baruk cerca da un lato di appagare la curiosità religiosa del lettore, dall'altro di ammaestrarlo moralmente. § Possediamo anche un'Apocalisse in greco attribuita erroneamente a Baruk, ma opera di un giudeo del sec. II con evidenti interpolazioni a opera di cristiani, trasmessaci mutila in un unico codice. Il testo risulta analogo a quello dell'Apocalisse in siriaco. Baruk narra i suoi viaggi attraverso i cinque cieli; nelle visioni l'autore inserisce nozioni di escatologia e si sofferma a descrivere la sorte dei buoni e dei cattivi dopo la loro morte. Lo scritto è .

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