Beniuc, Mihai

poeta romeno (Sebes, presso Arad, Transilvania, 1907-Bucarest 1988). Scrittore militante, annuncia violentemente la liberazione delle moltitudini oppresse specie in Canti di rovina (1938) e Canti nuovi (1940). Cantore ufficiale del regime, gran parte della sua opera riflette questa sua posizione d'impegno (Il melo al margine della strada, 1954; Il partito mi ha insegnato, 1954; Sulle corde del tempo, 1963; Tappa, 1971; Dialogo, 1977; La voce delle pietre, 1978; Lottando contro il tempo, 1980; 75 poesie, 1982). È autore inoltre di romanzi (Sul filo del coltello, 1959; Scomparsa di un uomo come un altro, 1963) e di saggi (La nostra poesia, 1956).

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