Benvenuti al Sud

Film del 2010 diretto da Luca Miniero con Claudio Bisio e Alessandro Siani. È il remake del film francese Giù al Nord di Dany Boom (che compare in un piccolo cameo) di cui soprattutto nella prima parte ricalca fedelmente dialoghi, scene e trama. Il film è dedicato ad Angelo Vassallo, sindaco del comune di Pollica, assassinato nel 2010. Alberto Colombo (Bisio) è il direttore di un Ufficio Postale in Brianza. Desideroso di trasferirsi a Milano per soddisfare le aspettative di vita della moglie (Angela Finocchiaro), quando vede la sua domanda respinta si finge paraplegico per ottenere il trasferimento. Scoperto dai superiori, per evitare il licenziamento è costretto a trasferirsi come direttore a Castellabate, piccolo Comune del Cilento. Colombo arriva al Sud con moltissimi pregiudizi e stereotipi, ma finisce per apprezzare la genuinità delle persone e delle abitudini del paesino. Tiene però nascosta la realtà a sua moglie poco aperta ai cambiamenti e piena di pregiudizi verso il Sud. Pensando di rinsaldare il loro rapporto, racconta esattamente l'opposto della situazione reale, dando seguito agli stereotipi a cui la moglie e gli amici sono abituati. L’equilibrio si rompe quando la moglie decide di andarlo a trovare e, scoprendo l’inganno, pensa che il marito lo abbia fatto per tenergli nascosta la relazione con una collega che è in realtà ancora innamorata dell’ex fidanzato Mattia (Siani). Ristabilità la verità delle cose, l’intera famiglia di Colombo si trasferisce per due anni a Castellabate fino al momento della partenza per il tanto desiderato Ufficio Postale di Milano: il distacco viene vissuto con un velo di tristezza a causa del forte attaccamento che la famiglia aveva stabilito con il piccolo paese. Benvenuti al Sud ha ottenuto grande successo di pubblico e con 29.868.000 euro si è collocato al 7° posto tra i film di maggior incasso in Italia di tutti i tempi. Il film ha ottenuto anche buoni giudizi dalla critica soprattutto per il tentativo di superare in chiave comica gli stereotipi tra Nord e Sud; taluni critici lo hanno però ritenuto troppo buonista ed eccessivamente modellato sull’originale francese. Nel 2012 è uscito il seguito Benvenuti al Nord con lo stesso regista e gli stessi attori.