Boncompagni

famiglia bolognese, forse originaria dell'Umbria, il cui primo membro noto è un Pirrino, iscritto al Consiglio Generale di Bologna nel 1347 e quindi al magistrato degli anziani nel 1351. Il vero fondatore della casata può tuttavia considerarsi Ugo (Bologna 1502-Roma 1585) che, dapprima professore all'Università di Bologna e poi cardinale (1565), divenne infine papa (1572) col nome di Gregorio XIII. Grazie a lui, infatti, Giacomo (? 1548-Sora 1612), suo figlio naturale nato dieci anni prima che prendesse gli ordini sacri, fu nominato comandante delle truppe pontificie, contrasse un ricchissimo matrimonio con la contessa Costanza Sforza di Santa Fiora e acquistò in seguito il marchesato di Vignola, la contea di Arpino e il ducato di Sora. Altri esponenti importanti della famiglia furono poi: Filippo (Bologna 1537-Roma 1586), nipote di Gregorio XIII e cardinale; Francesco (Roma 1596-Napoli 1644), arcivescovo di Napoli, noto per la soccorrevole carità e l'intelligente passione di bibliofilo; Gregorio (Sora 1642-1707) che, dopo aver sposato in seconde nozze (1681) l'unica erede della famiglia Ludovisi, Ippolita, assunse il titolo di principe di Piombino e diede origine al ramo dei Boncompagni-Ludovisi, i quali conservarono il principato sino all'occupazione napoleonica e infine lo dovettero cedere al granduca di Toscana; Ignazio (Roma 1743-Bagni di Lucca 1790), legato di Bologna e segretario di Stato di Pio VI.

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