Borrow, George-Henry

linguista e scrittore inglese (East Dereham, Norfolk, 1803-Oulton Broad, Suffolk, 1881). Fin da fanciullo ebbe grande inclinazione per lo studio delle lingue e per la vita libera e imparò dagli zingari la loro lingua. Nel 1832 ebbe inizio la sua collaborazione con la Società Biblica; si recò in Russia (1833-35) per pubblicarvi una versione in manciù del Nuovo Testamento; poi, con lo scopo di diffondervi la Bibbia, viaggiò a lungo avventurosamente in Portogallo e in Spagna. Tornato in Inghilterra nel 1840, si stabilì a Oulton Broad ove cominciò a registrare le esperienze dei suoi viaggi. Gli zingari gli fornirono i temi per le sue opere: The Zincali (1841), nel quale raccolse anche poesie e canti zingareschi, Lavengro (1851) e The Romany Rye (1857; L'amico degli zingari) a metà romanzi e a metà autobiografie, accostabili al romanzo picaresco. Per il tono anticonvenzionale e le critiche alla società vittoriana, esse furono avversate e criticate, nonostante il loro merito letterario: sono infatti il meglio di Borrow, insieme a The Bible in Spain (1843; La Bibbia in Spagna), l'opera alla quale meglio si raccomanda la fama dello scrittore, uno dei più vivaci e brillanti libri di viaggio dell'Ottocento inglese. Il lavoro, sulla lingua degli zingari, Romano-Lavo-Lil (1874), confermò i limiti di Borrow filologo e linguista.

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