Boyle, Danny

regista inglese di origini irlandesi (Manchester 1956). L'autore, che ha attirato l'attenzione del pubblico e della critica sul nuovo cinema britannico, esordisce nel 1996 con Piccoli omicidi tra amici, una commedia nera capace di mescolare abilmente i più diversi generi cinematografici. Ma la vera consacrazione arriva conTrainspotting (1996), un film controverso e provocatorio che descrive la vita di un gruppo di giovani travolti dalla droga, dalla disperazione e dalla frustrazione di non riuscire a inserirsi nella società che li circonda. L'enorme successo del film ha spinto Boyle a intraprendere la carriera di produttore, promuovendo e finanziando opere prime di giovani talenti anglosassoni. Trasferitosi a Hollywood, Boyle è tornato alla regia con Una vita esagerata (1997), divertita e ironica rivisitazione dei film di genere americani, The Beach (2000), 28 giorni dopo (2003) e Millions (2004). Nel 2007 ha diretto Sunshine, mentre nel 2008 ha girato negli studi di Bollywood, in India, Millionaire, con cui ha vinto l'Oscar come miglior regista. 127 Hours (2010) è basato sulla storia vera di un alpinista rimasto intrappolato in un canyon; In trance (2013) è un film drammatico; Steve Jobs (2015) con Michael Fassbender è il fim basato sulla autobiografia del creatore della Apple.

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