Brìvio (Lecco)

Indice

comune in provincia di Lecco (16 km), 208 m s.m., 7,92 km², 4115 ab. (briviesi), patrono: Beata Vergine Addolorata (terza domenica di settembre).

Centro della Brianzaorientale, situato presso la sponda destra dell'Adda. Presidio militare in epoca romana e importante centro religioso intorno al sec. V, nel Medioevo fu possesso dei vescovi di Bergamo; passò quindi ai Colleoni e fu coinvolto nelle lotte tra guelfi e ghibellini. Il castello, distrutto nel sec. XIII, fu ricostruito nel 1445 dai veneziani. Nel 1538 passò in feudo ai Brebbia. Il porto e il traghetto, documentati dal 1519, appartennero ai Borromeo e poi al Ducato di Milano, e restarono in funzione fino al 1917, quando fu costruito il ponte.§ Incorporati in un altro edificio sussistono i resti dell'antico castello. Nella parrocchiale dei Santi Sisinio e Alessandro, del 1518 ma rifatta nel 1744, sono custodite due tele secentesche attribuite ad Antonio Cifrondi.§ L'industria è molto sviluppata, in particolare nei settori metalmeccanico (minuterie metalliche), elettromeccanico, siderurgico, delle materie plastiche (manufatti plastici e granulati termoplastici) e dei serramenti. L'agricoltura produce mais e frumento; è inoltre praticato l'allevamento suino, con produzione di insaccati. § Vi nacque lo storico e letterato Cesare Cantù (1804-1895).

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