Bush, George Herbert Walker

uomo politico statunitense (Wilton, Massachusetts, 1924- Houston 2018) . Segnalatosi rapidamente nel Partito repubblicano, fu chiamato a incarichi rilevanti: ambasciatore all'ONU (1971-72) e in Cina (1974-75), direttore della CIA (1976-77). Nel 1980 fu eletto vicepresidente degli Stati Uniti quale associato di Reagan e confermato nel 1984. Candidato alla presidenza dal Partito repubblicano, vinse le elezioni del 1988, insediandosi alla Casa Bianca nel gennaio 1989. La politica estera della sua amministrazione è stata influenzata dalla crisi dei regimi comunisti europei e dai nuovi rapporti Est-Ovest, già inaugurati da Reagan. Molto intenso fu il lavoro di consolidamento del dialogo USA-URSS. Quando, proprio nella fase di distensione e collaborazione tra le due superpotenze, si determinò l'aggravarsi della questione mediorientale con l'invasione irachena del Kuwait (2 agosto 1990), Bush riuscì a farsi promotore di una vasta coalizione antirachena e a ottenere dall'ONU sanzioni contro l'Iraq e l'autorizzazione all'uso della forza per il ripristino dello status quo. La rapida vittoria ottenuta nel conflitto con l'Iraq (gennaio-febbraio 1991) fruttò a Bush ampi consensi, ma la gloria fu solo momentanea. La crisi sovietica conclusasi nel dicembre 1991 con la dissoluzione dell'URSS, sconvolgendo gli equilibri tra le superpotenze induceva quindi il presidente USA a spingere i programmi di disarmo nucleare ben oltre il trattato START, siglato dallo stesso Bush e da Gorbačëv nel luglio 1991, sino alla firma, negli ultimi giorni del suo mandato (3 gennaio 1993), del trattato START-2 con il presidente russo Elcin. Ripresentatosi alle presidenziali del 1992, Bush, accusando una perdita di consensi in larga misura dovuta alla pesante crisi economica del Paese, era sconfitto dal candidato democratico Bill Clinton. Negli ultimi mesi del suo mandato Bush inviava i marines statunitensi nella Somalia dilaniata dalla guerra civile (dicembre 1992). Ma l'iniziativa, insufficientemente preparata sul piano politico e militare, si rivelava un problema di difficile soluzione lasciato in eredità alla nuova amministrazione democratica. Nel 1998 pubblicava con Brent Scowcroft, suo ex consigliere della sicurezza, A World Trasformed, un libro sulla fine della Guerra Fredda che ne svelava i più interessanti retroscena.