COP

Sigla della Conferenza delle Parti, il principale organo decisionale della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC), costituita per stabilizzare le concentrazioni di gas serra nell’atmosfera e per prevenire il pericoloso impatto dell’attività umana sul sistema climatico. Si definisce “della Parti” e non “delle Nazioni” in quanto vi possono partecipare, oltre agli Stati, anche singole entità come regioni, province, aree urbane e singole città; vi accedono con lo status di Osservatore i rappresentanti del mondo imprenditoriale, delle organizzazioni internazionali, dei gruppi di interesse e delle associazioni. Istituita nel corso del Summit della Terra di Rio de Janeiro del 1992, la Conferenza delle Parti si tiene ogni anno dal 1995. Le principali sono state: la COP1 di Berlino nel 1995, la COP3 di Kyoto nel 1997 (approvazione del Protocollo di Kyoto, la COP13 di Bali del 2007 (linee guida per affrontare il cambiamento climatico in maniera “condivisa”), la COP16 di Cancun del 2010 (creazione di un Fondo Verde per il clima), la COP19 di Varsavia (impegno dei governi a dichiarare la riduzione dei gas serra), la COP21 di Parigi del 2015 (patto climatico globale e intensificazione degli sforzi per limitare il riscaldamento globale a 1,5 °C al di sopra delle temperature preindustriali). La COP25, tenutasi a Madrid nel 2019, ha preceduto l’anno decisivo, il 2020, durante il quale molte nazioni sono tenute a presentare nuovi piani d’azione per il clima. Tra le questioni ancora aperte c’è il finanziamento delle azioni in favore del clima a livello mondiale, anche alla luce del fatto che attualmente non si sta facendo abbastanza per raggiungere i tre obiettivi climatici: ridurre le emissioni del 45% entro il 2030; raggiungere la neutralità climatica entro il 2050 (zero emissioni di anidride carbonica); stabilizzare l’aumento della temperatura globale a 1,5 °C entro la fine del XXI secolo.

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