Cabrera Infante, Guillermo

scrittore cubano (Gibara, prov. di Oriente, 1929-Londra 2005). Aderì alla rivoluzione castrista e diresse il periodico Lunes de Revolución (1959-61). Diplomatico in Europa, nel 1965 rinunciò alla carriera e ruppe i rapporti col governo castrista, rifugiandosi a Londra dove prese la nazionalità britannica. Fu critico cinematografico attivo, narratore estroso, cronista di esuberante vivacità. Pubblicò, oltre a varie raccolte di articoli e saggi (fra cui emerge Exorcismos de esti(l)o, 1976), un volume di racconti (Así en la paz como en la guerra, 1960) e i romanzi: Tres tristes tigres (1964; trad. it. 1976) e Vista del amanecer en el Trópico (1974). Seguirono La Habana para un Infante difunto (1981), geniale narrazione autobiografica satirica e sperimentale, Vidas para leerlas (profili di scrittori cubani dissidenti) e Colón imperfecto, 1989. Dopo Mea Cuba (1992), omaggio alla sua isola natale, pubblicò in Gran Bretagna Writes of Passage (1993) e quindi Delito por bailar el chachachá (1995). "Per approfondire vedi Libro dell'Anno '99 pp 202-203" "Per approfondire vedi Libro dell'Anno '99 pp 202-203"

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