Calatafimi-Segesta

Indice

comune del Libero Consorzio Comunale di Trapani (34 km), 330 m s.m., 154,82 km², 6288 ab. (calatafimesi), patrono: Santissimo Crocifisso (1-3 maggio).

Generalità

Cittadina del bacino del fiume Freddo, situata su una dorsale tra i monti San Vito e Castello; l'abitato conserva in alcune zone l'impronta urbanistica medievale.

Storia

Di origine araba (Kalat al-Fimi), sorse intorno a una fortificazione bizantina (Castrum Phimes). Dapprima possesso demaniale, nel 1336 fu infeudata da Federico III al figlio Guglielmo. Appartenne poi ai conti di Modica e ad altre signorie, tra cui quelle degli Enriquez e dei duchi d'Alba. Al suo nome è legata la battaglia che vi ebbe luogo il 15 maggio 1860, durante la spedizione dei Mille in Sicilia, tra i garibaldini e le truppe borboniche del generale Landi.

Arte

L'abitato è dominato dai resti del castello medievale, eretto nel sec. XIII su una preesistente fortificazione; a pianta quadrangolare, ha due torri quadrilatere superstiti e robusti archi a sesto acuto nella muratura. La chiesa Madre, dedicata a San Silvestro Papa, fu eretta nel sec. XVI su una chiesa del sec. XIII; conserva nell'abside un polittico marmoreo (1509-12) degli scultori carraresi Bartolomeo Berrettaro e Giuliano Mancino. Interessanti costruzioni barocche sono la chiesa del Crocifisso (1741-59, con facciata neoclassica rifatta nel sec. XIX) e la chiesa della Madonna di Giubino (1721-34), che conserva, oltre a preziosi affreschi e tele e a un organo ligneo settecentesco, il trittico marmoreo della Madonna di Giubino, proveniente da una piccola chiesa di campagna. Nella primavera del 2004 è stato inaugurato il Museo Archeologico, destinato a mostrare una parte dei reperti rinvenuti nel territorio e attualmente custoditi in altri musei siciliani.

Economia

L'agricoltura produce prevalentemente cereali, olive, uva da vino (alcamo DOC), ortaggi, frutta; sono presenti aziende florovivaistiche e zootecniche (ovini, bovini, caprini ed equini). L'industria è attiva nei settori meccanico, elettrico, alimentare, edile e dei materiali da costruzione. Rilevante il turismo nel sito archeologico di Segesta.

Curiosità e dintorni

Dal 1° al 3 maggio, con periodicità di tre/cinque anni, si celebra la Festa del Crocifisso, che vede sfilare i “ceti” con i loro emblemi. A NW dell'abitato, sulle propaggini del monte Barbaro, si estende la zona archeologica di Segesta. Importante centro degli Elimi, misteriosa popolazione della Sicilia pregreca, fu chiamata Segesta o Egesta dai Greci. Acerrima avversaria di Selinunte, fu alleata dei Cartaginesi e distrutta da Siracusa alla fine del sec. IV a. C. Alleata dalla prima guerra punica di Roma, che la fece civitas libera et immunis, fu probabilmente distrutta dai Vandali.

Quiz

Mettiti alla prova!

Testa la tua conoscenza e quella dei tuoi amici.

Fai il quiz ora