Cammarata

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comune del Libero Consorzio comunale di Agrigento (48 km), 689 m s.m., 192,03 km², 5981 ab. (cammaratesi), patrono: san Nicola di Bari (6 dicembre).

Centro situato sul versante nordorientale del monte Cammarata. La sua esistenza è documentata fin dal tempo dell'occupazione araba; successivamente passò sotto il controllo normanno. Venne in seguito infeudato ai Maletta, ai Moncada, agli Abatellis e, a partire dalla metà del sec. XVI, ai Branciforte. § La chiesa madre, dedicata a san Nicolò, venne fondata nel sec. XII ma ricostruita nel Seicento a seguito di un incendio; conserva una tela di Pietro d'Asaro, una statua della Madonna dei Miracoli posta in una custodia lignea intagliata con pregevoli figure, e un ciborio in marmo di Andrea Mancino, del tardo Quattrocento. Degne d'interesse sono anche la chiesa dell'Annunziata, del sec. XIV, e quella di Santa Caterina, al cui interno si trova una croce d'oro di un anonimo intagliatore siciliano del Cinquecento. Nei pressi si vedono i resti del castello. § L'economia si basa sull'agricoltura, i cui principali prodotti sono cereali (soprattutto grano), olive, mandorle, agrumi, pesche e uva da vino (contea di Sclafani DOC); praticato è l'allevamento ovino, bovino e bufalino, con produzione di latte.

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