Campodolcino

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comune in provincia di Sondrio (74 km), 1071 m s.m., 48,32 km², 1086 ab. (campodolcinesi), patrono: san Giovanni Battista (24 giugno).

Centro della Valtellina, situato nella valle Spluga. Di origine romana, forse identificabile con la stazione Tarvessedo nominata nella Tabula Peutingeriana, appartenne al contado di Chiavenna e fu conteso per tutto il Medioevo dai vescovi di Coira e di Como. Passato sotto il dominio dei Visconti e degli Sforza, seguì le vicende storiche della Valtellina subendo la conquista dei Grigioni nel 1512. La parrocchiale di San Giovanni Battista conserva due pregevoli ancone lignee del sec. XVIII. La funzione di transito da sempre esercitata dal borgo è ricordata dal ponte medievale, rifatto alla fine del sec. XVII. § Rilevante l'attività turistica: Campodolcino è una rinomata e frequentata stazione di villeggiatura estiva e di sport invernali (rientra nella ski-area Valchiavenna), collegata all'Alpe Motta dalla funicolare sotterranea Ski Express; è inoltre base di partenza per escursioni al lago Nero e al pittoresco lago di Val di Lei e ascensioni sulle cime della valle Spluga. Nel territorio opera una centrale idroelettrica. Si pratica l'allevamento bovino e caprino, che alimenta l'attività lattiero-casearia. Sono presenti imprese artigianali di lavorazione del legno. § Un'imponente statua rivestita di lamine d'oro, opera dello scultore Egidio Casagrande, collocata su una grande struttura, domina dall'alto le piste da sci e costituisce il santuario all'aperto di Nostra Signora d'Europa all'Alpe Serenissima.

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