Cantemir, Dimitrie

principe e letterato romeno (Falciu 1673-Dumitrovka 1723). Chiamato, tra il 1710 e il 1711, al trono di Moldavia, fu costretto ad abbandonarlo in seguito alla guerra russo-turca del 1711, rifugiandosi presso Pietro il Grande, che lo nominò suo consigliere. Dopo Il divano o contrasto del saggio col mondo (1698), il cui modello è forse la Dioptra di Filippo il Solitario (sec. XI), Cantemir scrisse la Storia geroglifica (1705), tentativo di romanzo sociale e spietata satira politica, in veste allegorica. Seguì la Descriptio Moldaviae (1716), dove è chiaramente enunciato il principio dell'origine latina del popolo romeno; mentre nella Historia moldo-valachica, tradotta in romeno dallo stesso Cantemir nel 1717 col titolo Cronaca dell'antichità dei Romano-Moldo-Valacchi, è affrontato il problema dell'unità etnica degli abitanti dei Principati. Profondo conoscitore della civiltà turca, a Cantemir si deve, oltre a un trattato sulla musica turca, una delle prime storie dell'Impero ottomano, Incrementa atque decrementa aulae othomanicae, tradotta nelle principali lingue europee. La traduzione italiana manoscritta è dovuta al figlio Antioch. Per oltre un secolo l'opera è stata la fonte attraverso cui l'Europa ha conosciuto la storia turca.

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