Canton o Guangzhou

Indice

Generalità

Città (2.914.281 ab. nel 1990) della Cina, capoluogo della provincia di Kwangtung. Regione del Centro-Sud, 140 km a NW di Hong Kong "Vedi pianta della città vol. V, pag. 359" . "Per la pianta della città vedi il lemma del 5° volume." Posta nella parte nordorientale della fertile regione deltizia del Chu Kiang (Fiume delle Perle), alla confluenza di tre corsi d'acqua (Liu-hsi Ho, Sha Ho e Songzhou Kiang), è la più grande metropoli della Cina meridionale e deve la sua importanza alla facilità di comunicazioni fluviali con l'interno e alla fiorente attività del suo porto sul Mar Cinese Meridionale che, come in passato, è il più attivo centro di scambi tra la Cina e i Paesi d'oltremare.

Economia

Collegata da tre linee ferroviarie alle Regioni dell'Est, del Centro e del Nord nonché con Hong Kong, dotata di un aeroporto assai attivo, Canton unisce alla tradizionale importanza commerciale anche quella, di non minore rilievo, di grande centro industriale. Le prime fabbriche (tessili e alimentari) sorsero già nel XIX sec., ma la vera industrializzazione risale alla seconda metà degli anni Cinquanta. Prevalgono i settori chimici, alimentari, della carta, del cemento, siderurgici, cantieristici e meccanici: imponente la produzione dei macchinari agricoli, richiesti anche dal fertilissimo retroterra cantonese. Fiorente è l'artigianato dell'avorio, della porcellana, della lacca e della giada, che vanta tradizioni più che millenarie. La ceramica di Canton fu esportata in Europa nei sec. XVIII e XIX in grosse quantità; generalmente decorata con motivi di fiori e farfalle su sfondo verde, spesso era di qualità piuttosto scadente. Canton è infine sede della celebre università intitolata a Sun Yat-sen (fondata nel 1824) e di numerosi istituti culturali e di vari musei.

Storia

Canton è nota fin dall'antichità quale importante centro commerciale; le prime testimonianze della sua esistenza risalgono al sec. III a. C. e la sua attuale denominazione al sec. III d. C. circa. Nel sec. VII ospitava una colonia di mercanti arabi; nel sec. XIV intratteneva con l'estero fiorenti commerci, monopolizzati nel 1720 da una corporazione di mercanti detta Cohong (Kung-hang). Unico porto rimasto aperto agli stranieri dopo il 1757, alla fine del sec. XVIII divenne centro del commercio dell'oppio. Aperta al commercio inglese e sede di una concessione dopo il Trattato di Nanchino, divenne il caposaldo della penetrazione straniera. A Canton verso il 1890 iniziò la sua attività Sun Yat-sen. Dopo la rivoluzione del 1911 fu importante centro delle forze progressiste: nel 1918 vi venne costituita una Federazione delle province del sud, con proprio governo, indipendente da quello reazionario del nord. Nel 1920 vi sorsero i primi nuclei comunisti. Nel 1923 vi si tenne il III Congresso del P.C.C. che decise, fra l'altro, di costituire a Whampoa, presso Canton, un'accademia per la formazione dei quadri rivoluzionari dell'esercito. Nel giugno 1925, in risposta al massacro avvenuto il 30 maggio a Shanghai, vi si tenne uno sciopero-boicottaggio di 16 giorni. Centro del movimento rivoluzionario durante la prima tappa della rivoluzione, nel luglio 1926 iniziò da Canton la marcia contro i militaristi del nord. L'11 dicembre 1927 vi fu un'insurrezione e fu istituito un regime popolare, la “Comune ” di Canton, soffocato però di lì a poco nel sangue. Nel 1938 fu presa dagli imperialisti giapponesi entrati in guerra l'anno precedente contro la Cina. Fu liberata dall'Esercito Popolare di Liberazione il 14 ottobre 1949, dopo la definitiva sconfitta delle forze del Kuomintang.

Urbanistica

L'aspetto attuale della città, rimasta per secoli degradata da quartieri sovraffollati e malsani, risale essenzialmente alla poderosa opera di rinnovamento iniziata nel 1920, quando nella zona centrale furono abbattute in gran parte le antiche mura e aperte ampie strade; sino ad allora solamente l'isola fluviale di Sha Mian, posta sul lato sudoccidentale della città e sede della concessione franco-britannica (i Cinesi non vi avevano diritto di accesso senza un'apposita autorizzazione), era stata modernizzata, anzi si era rapidamente arricchita di palazzi e splendide ville. Con la proclamazione della Repubblica Popolare furono ultimati i colossali lavori di risanamento urbano, tra cui particolare importanza ebbero l'eliminazione della vera e propria città galleggiante sul Chu Kiang, dove decine di migliaia di persone vivevano sui sampan nelle peggiori condizioni igieniche e sociali, e la realizzazione di un nuovo quartiere sulla riva meridionale del fiume. Accanto al non facile compito di risolvere i problemi abitativi di una sempre più numerosa popolazione (si stima che con l'agglomerato urbano Canton ospiti 5 milioni di ab.), la città si è venuta dotando di imponenti edifici per uso amministrativo, culturale e commerciale; tra questi ultimi spicca il palazzo delle Esposizioni (20.000 m² di superficie), dove è ospitata la Fiera Merceologica Internazionale che due volte all'anno, in primavera e in autunno, mostra ai compratori di tutto il mondo i più significativi prodotti del Paese; non mancano ormai nemmeno gli alberghi di lusso, richiesti, oltre che dagli operatori commerciali, anche dai turisti, presenti in numero sempre crescente. L'urbanistica di Canton, piuttosto semplice, è imperniata sulla Via della Liberazione, che la attraversa da N a S e al termine della quale si trova la grande piazza col palazzo delle Esposizioni, limitata a S dal Chu Kiang. Parallelamente e perpendicolarmente a questo asse centrale, le altre vie discendono in dolce pendio dalle alture settentrionali verso il fiume; grandi parchi ne interrompono la monotonia. I quartieri operai e le nuove industrie sono ubicate prevalentemente nel settore meridionale della città. Al 1949 risalgono anche le opere di dragaggio della foce del Chu Kiang.

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