Capri (città)

Indice

comune in provincia di Napoli (36 km), 142 m s.m., 3,97 km², 7064 ab. (capresi), patrono: san Costanzo (14 maggio).

Generalità

Cittadina posta nel settore orientale dell'isola omonima, tra i rilievi calcarei di San Michele e del Castiglione. Frequentata località di villeggiatura e di turismo internazionale, collegata da una funicolare al centro portuale di Marina Grande, sulla costa N dell'isola, ha un aspetto singolare per le vie anguste e le bianche case dai tetti a volta o a terrazza. L'isola, per la sua bellezza, venne scelta come meta di villeggiatura da illustri personaggi, tra cui lo scrittore Alberto Moravia, lo storico F. Gregorovius e lo scrittore Curzio Malaparte, che vi fece costruire una villa, oltre che dagli attori più famosi, italiani e stranieri, del cinema degli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento.

Storia

Popolata fin dal Paleolitico, nel sec. VII a. C. fu sotto l'influenza cumana e nel sec. V divenne possesso di Neapolis. Nel 326 a. C. passò sotto il dominio romano. Augusto vi costruì strade e ville, fissandovi temporaneamente la sua dimora nel 29 a. C. Fu soprattutto Tiberio a valorizzarla, facendovi innalzare una grandiosa villa, nella quale soggiornò gli ultimi dieci anni della sua vita. Caduta in possesso di Amalfi (sec. X) e poi degli Svevia, nel 1230 fu data in feudo agli Arcucci. Grazie ai notevoli privilegi concessi dagli Angioini, la città prosperò fino al 1493, quando fu colpita da una pestilenza. Devastata più volte dai Saraceni (1535-63), conobbe un profondo declino, aggravatosi nel 1656 con una nuova pestilenza. Risorse con Ferdinando IV di Borbone e, nonostante l'occupazione inglese (1806) e delle truppe del Murat (1808), esercitò una grande attrattiva sul mondo culturale europeo e internazionale.

Arte

Al centro del quartiere medievale è la cosiddetta “piazzetta” (piazza Umberto I), animato e mondano punto d'incontro, sulla quale si affacciano la chiesa barocca di Santo Stefano (1685-97), con cupole arabeggianti, e palazzo Cerio (1372, ricostruito nel sec. XVII), sede del Museo del Centro Caprese “Ignazio Cerio”, dedicato alla storia dell'isola. La certosa di San Giacomo, eretta nel sec. XIV, ricostruita e fortificata in seguito con torri di difesa, adibita a carcere e poi a ospizio per invalidi nell'Ottocento, ospita il Museo Diefenbach, dedicato all'omonimo pittore tedesco. Sul promontorio orientale è villa Jovis, la più grandiosa e meglio conservata villa romana dell'isola, fatta costruire da Tiberio nel sec. I. Tra le celebri bellezze naturali sono i tre faraglioni, a Marina Piccola, ben visibili dal belvedere di Tragara, e l'arco naturale di origine erosiva, a picco sul mare, immerso in un paesaggio selvaggio.

Economia

Il turismo ha dato un'impronta peculiare a Capri, che è tra le mete internazionali più ambite e rinomate. Sono praticate, ma in misura ridotta rispetto al passato, le attività agricole (agrumi, uva, ortaggi e frutta) e pescherecce. Attivo è il porticciolo turistico.

Curiosità

Vi furono girate alcune scene dei film Il disprezzo (1963) di Jean-Luc Godard e La pelle (1981) di Liliana Cavani.

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