Carvalho, Mário de-

scrittore portoghese (Lisbona 1944). Aderisce al Partito comunista portoghese durante gli anni universitari e, dopo aver iniziato l'apprendistato come avvocato, nel 1971 è arrestato dalla polizia politica e condannato a due anni di prigione, di cui sconterà solo quattordici mesi. Ottenuta la libertà condizionata, al servizio militare preferisce l'esilio, prima a Parigi e quindi a Lund, in Svezia, dove apprenderà della rivoluzione del 25 aprile. Tornato in Patria, diviene funzionario del Partito comunista e, tra il 1974 e il 1975, è responsabile del settore Arti e Lettere. In questo periodo inizia la redazione del suo primo romanzo O Livro Grande de Tebas, Navio e Mariana, che verrà pubblicato solo nel 1982 e che gli varrà il Premio della città di Lisbona. Nel 1981 pubblica il suo primo volume di racconti, Contos da Sétima Esfera, al quale fa seguito Casos do Beco das Sardinheiras. Con i successivi romanzi ottiene la consacrazione in patria: A Paixão do Conde de Fróis (1987), Os Alferes (1989), Quatrocentos Mil Sestércios seguito dal racconto O Conde Jano (1991), Um Deus Passeando pela Brisa da Tarde (1994), Era Bom que Trocassemos umas Idéias sobre o Assunto (1995), fino al breve racconto scritto per l'Expo del 1998 O capitao Passanha. Negli anni Novanta si è affacciato anche alla drammaturgia con Água em Pena de Pato (1991) e Haja Harmonia (1997).

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