Carver, Raymond

scrittore statunitense (Clatskanie, 1938-Port Angeles 1988). Figlio di un operaio di segheria e della cameriera di un ristorante, Carver, che una certa faciloneria classificatoria dell'industria culturale ha definito “padre dei minimalisti”, è uno degli scrittori più significativi della letteratura americana contemporanea. Sposatosi giovanissimo, barista e portiere di notte nonché studente lavoratore, alcolizzato ed emarginato, Carver approdò alla letteratura attraverso una scuola di scrittura creativa, laboratorio di illusioni per i più, rivelatrice, in questo caso, di un autentico, limpidissimo talento grazie al fiuto di un altro scrittore, John Gardner. Una favola americana, quella di Carver, divenuto infine scrittore laureato dopo le proverbiali mille esperienze di stenti e marginalità. Ma l'emarginazione vissuta, il rovescio dell'American dream negli spazi angusti e desolati di un'America violata da un'industrializzazione selvaggia, le esperienze quotidiane di chi è rimasto tagliato fuori e si arrabatta per vivere, sono i temi cari allo scrittore, i suoi Fires (1986; Fuochi), i suoi influssi, dal titolo di una raccolta di saggi in cui esplicita la sua poetica. Piccole vite di cameriere e viaggiatori di commercio, disoccupati e alcolizzati, casalinghe e divorziati che si snodano tra ipermercati e lavanderie a gettone, parcheggi di case mobili e rate da pagare. Questo il mondo che Carver conosce e che traduce sulla pagina con uno stile nitido e preciso, alieno da qualsiasi orpello. Un universo percorso da una vena di follia, scosso da un fremito di angoscia, dove il minuto realismo del quotidiano diventa metafisico e terrificante come può essere la vita vista attraverso l'occhio allarmato dello scrittore. Da Will You Please Be Quiet, Please? (1963; Vuoi star zitta per favore) e What We Talk About When We Talk About Love (1974; Di cosa parliamo quando parliamo d'amore) allo splendido Cathedral (1984; Cattedrale), Carver ripropone in racconti dalla misura perfetta i suoi nudi interni e il desolato squallore di improbabili cittadine create dal nulla. In Where I'm Calling From (1988; Da dove sto chiamando) ed Elephant and Other Stories (1988; Elefante e altre storie), la tonalità narrativa si incupisce ulteriormente, mentre ritornano costanti i temi del tradimento e dell'abbandono, nonché quello della morte. Postumi sono stati pubblicati No Heroics, Please (1992; trad. it. Per favore non facciamo gli eroi), che raccoglie scritti dell'autore pubblicati su riviste o in edizioni limitate e Il mestiere di scrivere (1997).

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