Casalbuttano ed Uniti

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comune in provincia di Cremona (14 km), 60 m s.m., 23,16 km², 4093 ab. (casalbuttanesi), patrono: san Giorgio (quarta domenica di aprile).

Centro esteso nella pianura alla destra del fiume Oglio e attraversato dal Naviglio Civico di Cremona; sede comunale è Casalbuttano. Ricordato come Butaningum in documenti del Mille e possesso dei vescovi di Cremona, confermati nei loro diritti da un diploma imperiale del sec. XII, Casalbuttano conquistò l'autonomia tra i sec. XII e XIII, subendo poi le occupazioni viscontee e spagnole. Nel sec. XVII fu feudo degli Schinchinelli. § La parrocchiale di San Giorgio, in posizione sopraelevata, risale all'inizio del sec. XVII, come il campanile in mattoni, mentre la facciata fu ricostruita intorno al 1920; conserva numerosi dipinti di Andrea Mainardi, Luigi Miradori, Marcantonio Mainardi e Filippo Mazzola. Il palazzo Turina, di origine settecentesca, è sede comunale; nel parco retrostante sono ancora visibili un padiglione neogotico e la Torre della Norma (così detta in omaggio al musicista Vincenzo Bellini che soggiornò nel palazzo). La ex filanda Jacini, restaurata, comprende l'ottocentesca Sala del Voghera (dal nome del probabile architetto), in origine destinata all'allevamento del baco da seta. § L'economia si basa in parte sull'agricoltura (cereali, barbabietole da zucchero e foraggi per l'allevamento di bovini, suini e pollame) e in parte sull'industria, attiva nei settori tessile (confezioni, biancheria e relativo indotto), metalmeccanico (macchine utensili, serramenti e carpenterie), cartario, alimentare (caseifici e salumifici) e degli imballaggi. § Vi nacque l'uomo politico ed economista Stefano Jacini (1827-1891).

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