comune in provincia di Reggio di Calabria (130 km), 300 m s.m., 100,73 km², 7756 ab. (cauloniesi), patrono: sant’ Ilarione (21 ottobre).

Generalità

Cittadina situata sul versante ionico delle Serre e raggruppata su una dorsale collinare tra le valli delle fiumare Allaro e Amusa. L'abitato ha conservato in parte l'aspetto medievale, con vicoli stretti dalla pavimentazione in acciotolato.

Storia

L'antica Caulonia sorse all'inizio del sec. VII a. C. durante la colonizzazione operata dai Crotoniati sul versante ionico della regione calabrese. Politicamente nell'orbita di Crotone, partecipò con quest'ultima e con Sibari alla Lega Italiota contro Lucani e Bruzi (fine del sec. V a. C.). Distrutta da Dionisio I di Siracusa nel 389 a. C., rifiorì al tempo di Pirro. Dell'antica città non rimangono che rovine nel territorio di Monasterace. Risorta in età medievale a qualche chilometro di distanza con il nome di Castelvetere (che conservò fino al 1863), fu fortezza bizantina e poi normanna; dal sec. XIII appartenne ai Carafa, che la governarono con il titolo di marchesi. Fu gravemente danneggiata dal terremoto del 1783. Nel marzo 1945 una rivolta popolare portò alla creazione di un effimero stato autonomo, la “Repubblica di Caulonia”.

Arte

Nella chiesa matrice di Santa Maria dell'Assunta, costruita nel 1513-17 e rimaneggiata nel sec. XVIII, si trovano la tomba di Giacomo Carafa, attribuita ad Antonello Gagini (sec. XVI), notevoli altari e preziosi arredi sacri. La chiesa barocca dell'Immacolata custodisce due statue dell'Immacolata, una in marmo (sec. XVII) e una in legno (sec. XVIII), pregevoli argenterie e paramenti dei sec. XVIII-XIX. La chiesa di San Zaccaria, molto rimaneggiata, conserva nell'abside resti di un affresco bizantino.

Economia

Alla fiorente agricoltura, che produce agrumi, olive, cereali e uva da vino (bivongi DOC), si collegano alcune aziende alimentari (olio, marmellate) e un vivace commercio. Sono praticati l'allevamento (ovini, caprini, bovini e pollame) e lo sfruttamento dei boschi (legname). È rilevante il turismo balneare a Marina di Caulonia.

Curiosità e dintorni

Il Sabato Santo si svolge il Caracolo: alcune statue, tra cui quelle dell'Addolorata, del Cristo e di San Giovanni, sfilano fino alla piazza della chiesa matrice, che viene attraversata seguendo un percorso elicoidale, da cui il nome della festa (dallo spagnolo caracol, “chiocciola”). Su una rupe a W dell'abitato sorgono i resti del castello: rimaneggiato nel Cinquecento, mantiene ancora alcune tracce della precedente struttura di epoca normanna.

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