Champa

(Huang-wang, Chang-ch'eng). Regno indocinese fortemente indianizzato, sorto sul territorio dell'odierno Viet Namcentrale e di parte di quello meridionale, la cui fondazione, secondo le fonti cinesi (da cui è denominato Lin-yi) risale al 192 d. C. a opera di un certo K'iu-lien o Śrī-Māra. Non raggiunse mai né un grado di coesione elevato né un forte accentramento statale. Champapura (nell'odierno Quang-Nam) ne fu la prima capitale. Tra il 220 e il 230 il regno Champa intavolò rapporti con la Cina, sotto la cui sovranità passò nel 530. Sotto la IV dinastia, instauratasi nell'875, la capitale fu trasferita a Indrapura (= Splendente di bianchi fiori di loto); nei sec. IX, X e XI subì costantemente la minaccia del Viet Nam e dal sec. IX quella di Śirīvijaya, nell'isola di Sumatra. La capitale fu abbandonata per Vijaya (nell'attuale Binh-Dinh), dove rimase fino alla caduta del regno. Dalla fine del sec. XII al 1220 Champa subì la dominazione dell'impero Khmer, divenendone una provincia (intorno al 1203); seguirono poi nuove invasioni e attacchi vietnamiti interrotti temporaneamente dalla comparsa dei Mongoli che, sotto Qubilay Khan, invasero due volte Champa (1283 e 1287) ma che alla fine dovettero ritirarsi. Nel 1471 Champa cessò in pratica di esistere come Stato e contemporaneamente la popolazione emigrò in massa verso il meridione.

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