Chang Hsüeh-liang

uomo politico e militare cinese (Hai-cheng, Liao-ning, 1898-?). Figlio di Chang Tso-lin, gli succedette nel governo della Manciuria. Assunse posizioni antigiapponesi, aderì al Kuomintang e alla fine del 1928 entrò nel governo di Chiang Kai-shek per ordine del quale nel 1934 condusse la campagna di sterminio contro i “banditi rossi” nelle province dello Honan-Hu-pei, An-hwei e in quelle del nord-ovest. Nel dicembre 1936 fu protagonista dei “fatti di Sian” (rapimento di Chiang Kai-shek per convincerlo a una politica di accordo con Mao Tse-tung, in vista di una lotta a fondo contro il Giappone); processato, fu condannato a dieci anni e amnistiato dopo pochi giorni. Successivamente subì nuove detenzioni durante le quali si avvicinò al cristianesimo e si dedicò allo studio della civiltà Ming. Tornato in libertà, verso la metà degli anni Sessanta si trasferì a Taiwan.

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