Chièsa, Francésco

narratore e poeta svizzero di lingua italiana (Sagno, Canton Ticino, 1871-Lugano 1973). Legato alle forme della tradizione, nelle liriche riunite nelle raccolte L'artefice malcontento (1951), Alla gioia fuggitiva e altre poesie (1953), Sonetti di San Silvestro (1971), si dimostra poeta di natura romantica e sentimentale ma di modi austeramente classici. Più importante la sua opera in prosa, di tradizione lombarda e manzoniana, con tendenze alla divagazione umoristica e a quella moralistica di tipo panziniano, queste ultime più evidenti nei Racconti del mio orto (1929), a sfondo autobiografico, e nel romanzo Sant'Amarillide (1938). La sua opera più convincente è Tempo di marzo (1925), rievocazione della sua infanzia sino alla dolorosa iniziazione della gioventù. Nella feconda produzione di Chiesa, che è il più illustre scrittore della Svizzera italiana, sono pure notevoli i romanzi Villadorna (1928) e Compagni di viaggio (1931).

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