Cianobattèri

sm. pl. Stipite affine alle Alghe dalle quali si differenzia per la struttura cellulare e per la biochimica, ma vicino per habitat e per la presenza del processo fotosintetico. Sono dette anche Alghe Azzurre, Cianofite o Cianoficee (se intese come divisione appartenente alle Alghe in senso stretto), ma anche Cyanochloronta o Cianoprocarioti, Mixoficee o Schizoficee, a testimoniare la difficoltà di collocazione di questo gruppo dal punto di vista sistematico. I Cianobatteri sono ubiquitari in ambienti marini, salmastri e d'acqua dolce, oltre che a essere presenti, spesso come componente principale, nei suoli o nelle fessure delle rocce. In ambienti acquatici possono essere presenti sia nel benthos sia nel plancton, dove possono determinare fenomeni di fioritura molto consistenti (per esempio Microcystis aeruginosa, Plankthotrix rubescens). I Cianobatteri sono presenti nei ghiacci polari e nelle sorgenti termali di tutto il mondo. La loro adattabilità ne fa un gruppo pioniere, ovvero capace di colonizzare nuovi ambienti contribuendo in maniera significativa all'incremento di sostanza organica nei suoli. Molti Cianobatteri si trovano in associazione con Funghi (per esempio Nostoc, Gloeocapsa) a formare i licheni e con felci e Angiosperme (per esempio Anabaena) quali endosimbionti. In quest'ultimo caso le piante ospiti sfruttano la capacità azoto-fissatrice propria dei Cianobatteri che possono trasformare l'azoto elementare in nitrati e ioni ammonio, che poi le piante possono sfruttare per i loro processi metabolici. I Cianobatteri presentano un'organizzazione cellulare di tipo procariotico, ovvero priva di membrane interne. Di conseguenza il protoplasto contiene tilacoidi portanti molecole di clorofilla a, ficobilisomi (cristalli contenenti i vari pigmenti accessori tra cui la ficocianina, che conferisce il caratteristico colore verde-azzurro a questo gruppo), gas vacuoli (presenti soprattutto nelle specie planctoniche per favorirne il galleggiamento) e il nucleoplasma (piccoli aggregati di DNA privo di istoni). Esternamente alla cellula è presente una parete cellulare che può essere solida o mucillaginosa. I Cianobatteri possono essere unicellulari o coloniali e in quest'ultimo caso si riconoscono colonie coccoidi (globulari o disordinate, in cui le cellule sono contenute in una mucillagine comune, per esempio Gloeocapsa, Microcystis) o filamentose, in cui le cellule sono in catena e formano dei tricomi che sono dotati o privi di una guaina esterna (per esempio Oscillatoria, Schizothrix). La riproduzione avviene per via esclusivamente vegetativa con divisione cellulare nei Cianobatteri unicellulari e coloniali, per frammentazione del tricoma in quelle filamentose. Sono inoltre presenti in questo gruppo fattori riproduttivi unicellulari quali acineti, eterocisti e spore. Fossili di Cianobatteri sono stati datati oltre 2,6 miliardi di anni e per questo sono considerati come gli organismi responsabili dell'accumulo di ossigeno nell'atmosfera terrestre. Numerose specie di Cianobatteri sono capaci di produrre tossine che agiscono a livello nervoso (neurotossine) ed epatico (epatotossine) degli organismi animali, risultando pericolose o mortali anche per l'uomo, quando vengono raggiunte nell'acqua alte concentrazioni. I Cianobatteri si dividono in tre ordini: Chamesifonali, Croococcali e Oscillatoriali.

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