Conrad, discontinuità di-

in geofisica, discontinuità di secondo ordine rilevata all'interno della crosta terrestre dalla propagazione delle onde sismiche. Essa fu definita da Conrad, nel 1925, come una discontinuità, non sempre rilevabile, presente all'interno della crosta e individuata da un lieve aumento di velocità delle onde sismiche. Quando presente, questa discontinuità individua due strati crostali, uno superiore e uno inferiore, in cui le onde sismiche viaggiano con velocità comprese, rispettivamente, tra 5-6 km/s e 6-7 km/s. Il modello della crosta terrestre proposto dai geofisici, in base a dati sismici e gravimetrici, prevede per lo strato superiore proprietà “granitiche”, con una densità media di ca. 2,67 g/cm3, mentre lo strato inferiore avrebbe proprietà “gabbroidi” e una densità di circa 3 g/cm3. In corrispondenza della discontinuità di Conrad si rilevano, a volte, lievi aumenti di velocità, a volte, invece, diminuzioni della stessa, che contrasterebbero con il modello proposto. Tale discontinuità si manifesta a profondità variabili, comprese tra 3 e 20 km, in funzione del contesto geotettonico in cui si trovano i diversi settori crostali del nostro pianeta. In Europa, la discontinuità di Conrad è riscontrabile prevalentemente a profondità comprese tra 8 e 10 km. Nel 1970, in Unione Sovietica fu avviato un programma di perforazioni superprofonde (oltre 6000 m), con l'intento di indagare le caratteristiche crostali sia da un punto di vista scientifico sia economico. Nell'ambito di questo programma, la perforazione del pozzo Kola (nella penisola omonima), avente come obiettivo il raggiungimento dei 15.000 m, ha attraversato la profondità di 9000 m, indicata dai dati geofisici come la profondità a cui si passava dallo strato superiore “granitico” a quello inferiore “gabbroide” della crosta, senza, peraltro, attraversare nessuna discontinuità litologica. L'unica differenza riscontrata intorno alla profondità di 9000 m riguarda le caratteristiche meccaniche di una rocciagneissico-migmatitica, a composizione granodioritica, intercettata fin dalla profondità di 6800 m e perforata almeno fino a una profondità di 12.500 m. Nella penisola di Kola, al di sopra della discontinuità di Conrad le rocce gneissico-migmatitiche presentano disgregazione idraulica, microfratturazione, con conseguente aumento della porosità, e diminuzione della densità; al di sotto, lo stesso tipo litologico non presenta microfratturazione e si osserva, pertanto, un rapido aumento della densità. Da quanto emerso in seguito alla perforazione del pozzo Kola, sembra che la discontinuità di Conrad rilevata nello Scudo Baltico corrisponda al passaggio da una zona intensamente fratturata, e quindi mesodensa, a una zona senza fratturazione, e quindi più densa, piuttosto che al passaggio tra diversi tipi di roccia.

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