Curcuris

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comune in provincia di Oristano (45 km), 130 m s.m., 8,08 km², 317 ab. (curcuresi), patrono: san Sebastiano (20 gennaio).

Centro nella Marmilla, situato alla destra del rio Isca; è compreso nel Parco Geominerario della Sardegna. Sorto in un territorio dove dal VI millennio a. C. furono attivi giacimenti di ossidiana, nel Medioevo appartenne al Giudicato d'Arborea e seguì le vicende storiche della vicina Ales. § Il centro storico è caratterizzato da vicoli tortuosi e tipiche case in pietra abbellite da portali. La cinquecentesca parrocchiale di San Sebastiano custodisce un'interessante acquasantiera scolpita. La chiesa campestre della Beata Vergine Assunta (sec. XIV), in stile gotico, è affiancata da un campanile a vela. La chiesa si trova all'interno di un recinto cui si accede da un grande portale in legno. § L'economia si basa in prevalenza sull'agricoltura, che produce cereali, olive e barbabietole da zucchero, sull'allevamento di ovini e caprini, e sulla lavorazione dei metalli. § Il 20 gennaio vi si svolge la Processione di San Sebastiano: il simulacro del santo è fatto sfilare legato a un alberello d'arancio carico di frutti, che cadendo, a causa degli scossoni dati dai trasportatori vengono considerati segni di buon auspicio, soprattutto di abbondanza del raccolto e di benessere.

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