Cutro

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comune in provincia di Crotone (17 km), 220 m s.m., 131,87 km², 10.829 ab. (cutresi), patrono: Santissimo Crocifisso (3 maggio).

Centro del Marchesato, posto in posizione elevata sullo spartiacque tra le valli del fiume Tacina (a W) e del fiume Esaro (a E). Fondato dai Crotoniati come stazione di sosta per i loro viaggi verso il Sud, ebbe un rapido sviluppo e, favorito anche dalla posizione geografica, si affermò come centro di notevole importanza. Danneggiato dal terremoto del 1783, fu ricostruito ancora più grande. § L'abitato conserva caratteristiche abitazioni contadine bianche a un piano. I portali della chiesa delle Monachelle, un tempo appartenente alle suore di clausura di Santa Chiara, rivelano l'origine cinquecentesca della costruzione. Poco fuori dall'abitato è il santuario della Riforma, risalente, con l'annesso convento dei Frati Minori, al 1586: conserva, sull'altare maggiore, un crocifisso ligneo del 1630. La chiesa rinascimentale della Pietà custodisce una tela settecentesca di maniera genovese (Pietà). § L'economia si basa sull'agricoltura, che produce cereali, ortaggi (soprattutto barbabietole da zucchero) e uva da vino (sant'anna di Isola di Capo Rizzuto DOC); sviluppato è anche l'allevamento bovino, ovino e caprino. L'industria opera nei settori dei materiali da costruzione e della lavorazione del legno. § L'ultima settimana di aprile si svolge il torneo internazionale di scacchi, dedicato al concittadino Leonardo Di Bona detto “il Puttino” (1552-1597), celebre giocatore di scacchi. In suo onore, inoltre, viene celebrata il 12 e 13 agosto, nella piazza principale, una partita con scacchi viventi in costumi d'epoca.

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