De Benedétti, Carlo

industriale italiano (Torino 1934). Compiuti i suoi studi presso il Politecnico di Torino, nel 1959 ha intrapreso la sua carriera imprenditoriale nell'azienda di famiglia, la Compagnia Italiana Tubi Metallici Flessibili, giungendo nel 1976 a ricoprire l'incarico di amministratore delegato della FIAT. In questo stesso anno ha fondato la CIR, con cui nel 1991, in qualità di amministratore delegato, ha acquistato il controllo del gruppo editoriale L'Espresso. Lasciata l'azienda torinese, nel 1978 ha assunto il controllo dell'Olivetti fino al 1996, trasformando, con il suo stile manageriale aggressivo d'impronta anglosassone, l'azienda d'Ivrea in un importante gruppo elettronico europeo. Nel 1985 ha acquistato la Buitoni dall'omonima famiglia, poi ceduta agli svizzeri della Nestlé. Alla metà degli anni Novanta la figura dell'imprenditore De Benedetti è stata appannata dalle vicende giudiziarie che lo hanno visto coinvolto negli anni Ottanta nel crack del Banco Ambrosiano e dalla crisi della Olivetti, che ha comportato tagli, ristrutturazioni e infine la messa in liquidazione (1996). Dopo aver rivestito il ruolo di presidente e amministratore delegato, dal 1991 è presidente della COFIDE-Compagnia finanziaria De Benedetti, la società attraverso cui è azionista di maggioranza della CIR. Nel 1999, l'imprenditore ha dato vita alla CDB Web Tech, società specializzata in investimenti finalizzati, anche attraverso fondi, ad attività Internet, di telecomunicazioni e di alta tecnologia, di cui è presidente esecutivo e azionista di controllo. Nel 2005 De Benedetti ha fondato una società di investimenti chiamata Management e Capitali (M&C). Nel 2006 ha sostituito Carlo Caracciolo alla presidenza del Gruppo Editoriale L’Espresso. Nel 2009 De Benedetti ha preso la decisione di abbandonare, a causa dell’età ormai avanzata, tutte le cariche operative da lui ricoperte all’interno del Gruppo CIR, conservando solo il ruolo di presidente del Gruppo Editoriale L’Espresso. In seguito ha abbandonato anche le cariche che ricopriva all’interno di Management e Capitali. Nel 2008 De Benedetti è entrato a far parte del consiglio di sorveglianza della Compagnie financière Edmond de Rotschild banque di Parigi. Nel 2015 De Benedetti ha denunciato per diffamazione Marco Tronchetti Provera, chiedendo un risarcimento di 500.000 euro. L’imputato è stato però assolto dal Tribunale di Milano nel settembre dello stesso anno. Nel luglio 2016 De Benedetti è stato condannato a cinque anni e due mesi di reclusione per sette casi di omicidio colposo e due di lesioni causati dalla presenza di amianto negli stabilimenti della Olivetti a danno di ex lavoratori. Assolto in appello nell’aprile 2018, De Benedetti è stato prosciolto in via definitiva da tutte le accuse dalla Cassazione nell’ottobre 2019.

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