Delille, Jacques

poeta francese (Aigueperse, Alvernia, 1738-Parigi 1813). Un'eccellente traduzione delle Georgiche di Virgilio (1770) gli aprì le porte dell'Académie Française (1774), del Collège de France e della Corte. Riparato all'estero durante la Rivoluzione, rientrò a Parigi nel 1802 e riprese l'attività poetica iniziata nel 1782 con un poema filosofico-descrittivo, Les Jardins, fedele ai canoni del neoclassicismo nobile e freddo che caratterizza quella epoca letteraria. Nulla rimane oggi dell'ammirazione che tributarono alle sue abili composizioni (L'homme des champs, 1802-05; Les trois règnes de la nature, 1809; La conversation, 1812) i contemporanei e gli stessi poeti del primo romanticismo; ma in un'epoca povera d'ispirazione poetica la falsa Arcadia di Delille ne costituì il miglior surrogato.

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