Desai, Anita

scrittrice angloindiana (Mussorie 1937). Nei suoi libri la Desai descrive con grande acutezza la società indiana nata dall'indipendenza: un mondo in cui i protagonisti cercano di darsi un senso e una direttiva nel caos, un mondo popolato di personaggi, soprattutto femminili, illusi e insoddisfatti, che vivono di falsi ideali e di autoinganni. Quello che più interessa la scrittrice non sono i temi politici e sociali, bensì quelli esistenziali, come ampiamente dimostrano i romanzi Voices in the City (1965; Voci nella città), Bye Bye Blackbird (1971; Ciao merlo), Clear Light of Day (1980, Chiara luce del giorno), dedicato per intero ai problemi femminili, In Custody (1984, In custodia) e Baumgartner's Bombay (1988, Notte e nebbia a Bombay). Per quest'ultimo romanzo le è stato assegnato anche il premio Grinzane Cavour nel 1993. Successivamente la Desai ha pubblicato Fire on the Mountain (1992; Fuoco sulla montagna), Journey to Ithaca (1995; Viaggio a Itaca), Fasting, Feasting (2000; Digiunare, divorare), confronto tra due differenti visioni della vita attraverso i comportamenti alimentari, selezionato tra i finalisti del Book Prizer,  e Diamond Dust (2002, Polvere di diamante) è una raccolta di racconti che descrivono scenari diversi dalla consueta ambientazione indiana, per indagare i vari Paesi in cui l'autrice ha viaggiato e vissuto. Nel 2004 è uscito The Zigzag Way, mentre nel 2006 ha pubblicato Fire on the Mountain (Fuoco sulla montagna). Nel 2011 ha dato alle stampe L'arte della sparizione. Tra i riconoscimenti da lei ottenuti ricordiamo la Benson Medal della Royal Society of Literature (2002), e il Premio Letterario Tomasi di Lampedusa nel 2006 per il romanzo Fuoco sulla montagna. 

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