Esztergom

città (29.092 ab., 2001) dell'Ungheria, nella contea di Komárom-Esztergom, presso il confine con la Slovacchia. Situata a 156 m sulla destra del Danubio, è sede di industrie. Anticamente, Strigonia; in tedesco, Gran; in sloveno, Ostrihon. § La città è disposta intorno alla cattedrale neoclassica che sorge in posizione sopraelevata sul Danubio. Gli edifici medievali e rinascimentali furono distrutti durante l'occupazione turca (1542-1683). Rimane tuttavia, attigua alla cattedrale, la cappella Bakócz, costruita nel 1507, mentre del 1519 è l'altare in marmo bianco di Andrea Ferrucci da Fiesole. Essa è la più importante testimonianza superstite della splendida stagione del rinascimento ungherese. Gli altri edifici monumentali della città (palazzo arcivescovile, palazzo municipale, chiesa parrocchiale, chiese dei francescani e dei gesuiti, ecc.) appartengono al sec. XVIII. Il ricchissimo tesoro della cattedrale contiene pezzi di grande valore storico e artistico: croce apostolica d'Ungheria, di F. Francia; stauroteca a placche smaltate, sec. XI; pianeta del cardinale Bakócz; calvario d'oro di Mattia Corvino.

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