Falla, Manuel de-

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compositore spagnolo (Cadice 1876-Alta Gracia, Argentina, 1946). Studiò a Cadice e al Conservatorio di Madrid, dove fu anche allievo di F. Pedrell; nel 1905 vinse con La vida breve il concorso dell'Accademia di Belle Arti. Nel 1907 si stabilì a Parigi e venne in contatto con Albeniz, Turina, Dukas, Debussy e Ravel; nel 1915 ritornò in Spagna, vivendo prima a Madrid e poi, dal 1919, a Granada. Qui strinse amicizia con García Lorca e approfondì la conoscenza del cante jondo e dell'antica musica spagnola. Nel 1939, alla fine della guerra civile, lasciò la Spagna per Buenos Aires. Una malattia delle vie respiratorie, di cui soffriva già negli ultimi anni spagnoli, ne rallentò notevolmente la produzione. Dopo La vida breve, in cui l'ispirazione spagnola si unì per certi aspetti a un gusto affine a quello verista, i tre pezzi per piano e orchestra Noches en los jardines de España (1915) segnarono il momento della piena maturazione. Il compositore, al termine del soggiorno parigino, aveva acquisito originalmente la tecnica impressionista e attraverso questa rivelava con maggior consapevolezza lo stretto legame con la musica popolare spagnola. Con la musica per il balletto El amor brujo (1915; L'amore stregone), che segnò il superamento delle ascendenze impressionistiche in nome di una strumentazione più netta ed essenziale e di una sottolineatura dell'aspetto ritmico, de Falla avviò una svolta decisiva, cui si ricollegano anche le Sette canzoni popolari spagnole (1914) e la partitura per un altro celebre balletto, El sombrero de tres picos (1916-19; Il cappello a tre punte) . Al colorismo acceso e all'esuberanza di questi lavori si contrappose negli anni successivi un gusto più severo e ascetico, che trovò le sue massime espressioni nel Retablo de Maese Pedro (1923; Il teatrino di Mastro Pietro) e soprattutto nell'aspro Concerto per clavicembalo e 5 strumenti (1923-26). Seguirono le 4 raffinate Homenajes (1938, in parte composte prima) e la cantata scenica incompiuta Atlantida (composta nel 1927-46, rappresentata nel 1962), sorprendentemente incline ad accenti di retorica celebrazione.

Bibliografia

J. Pahissa, Vida y obra de Manuel de Falla, Buenos Aires, 1947; L. Campodonico, Manuel de Falla, Parigi, 1959; R. Arizaga, Manuel de Falla, Buenos Aires, 1961; S. Ruiz, Manuel de Falla, Madrid, 1984.

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