Fallada, Hans

pseudonimo dello scrittore tedesco Rudolf Ditzen (Greifswald 1893-Berlino 1947). Esercitò diverse professioni e combatté nella seconda guerra mondiale. Morì per abuso di sedativi. Salito alla ribalta letteraria con Bauern, Bonzen und Bomben (1931; Contadini, bonzi e bombe), sul possibile scoppio di una rivoluzione agraria nel 1931, riscosse grande successo con il romanzo Kleiner Mann, was nun? (1932; E adesso, pover'uomo?). L'opera si colloca nel neorealismo postespressionista, la cosiddetta Neue Sachlichkeit, con una vena talvolta quasi idillica di melanconia e di solidarietà umana, che lo ha esposto a critiche negative, ma che rivela una “resistenza passiva” nei confronti di una società sempre più schiava di un inquadramento industriale e politico precorritore del nazismo. Anche nei testi successivi, Wolf unter Wolfen (1937; Lupo tra i lupi) e Der eiserne Gustav (1938; Gustavo di ferro), Fallada suggerisce una via di sbocco personale anziché comunitaria, ma sempre di coraggiosa resistenza sociale. Particolare interesse ha riscosso l'ultimo romanzo, Jeder stirbt für sich allein (1948; Ognuno muore solo), storia di un operaio antihitleriano che da solo tenta di opporsi alla repressione dominante.

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