Farina, Salvatóre

scrittore italiano (Sorso, Sassari, 1846-Milano 1918). Stabilitosi a Milano dopo gli studi di giurisprudenza, si dedicò alla professione giornalistica ed entrò in rapporto di amicizia con il gruppo degli scapigliati. Ma la sua narrativa nulla ha da condividere coi modi della scapigliatura: al rifiuto anarcoide di ogni consuetudine borghese, alla propensione per l'eccentrico e il patologico, tipici degli scapigliati, Farina contrappone una semplice vena sentimentale, un umorismo indulgente nella descrizione dell'ambiente piccolo-borghese della fine del secolo. Delle sue opere (quasi una cinquantina di volumi) si ricordano: Un segreto (1869), Il romanzo di un vedovo (1871), Tesoro di donnina (1873), Mio figlio (1881), Pe' begli occhi della gloria (1887) e la trilogia La mia giornata (1910-15) in cui rievoca le vicende della sua vita.

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