Favignana (Trapani)

Indice

comune del Libero consorzio Comunale di Trapani, 6 m s.m., 37,45 km², 4303 ab. (favignanesi), patrono: Santissimo Crocifisso (14 settembre).

Generalità

Centro situato sulla costa settentrionale dell'isola di Favignana; il territorio comunale comprende anche le altre due isole dell'arcipelago delle Egadi, Levanzo e Marettimo, e gli isolotti di Maraone e Formica, più vicini alla costa di Trapani. Le isole si raggiungono facilmente da Trapani con traghetti e aliscafi.

Storia

Abitato fin dall'epoca preistorica, l'arcipelago fu conteso tra Cartaginesi e Romani, che lo conquistarono nel 241 a. C. Appartenuto fino al Cinquecento agli spagnoli, in seguito divenne possesso dei Pallavicini-Rusconi, dai quali nel 1874 fu ceduto ai Florio, passando infine ai Parodi di Genova. Il borgo di Favignana, già postazione di avvistamento saracena, venne fortificato in epoca normanna; fu utilizzato dall'età borbonica come carcere.

Arte

Al centro dell'abitato sorge la chiesa dell'Immacolata Concezione (sec. XVIII). Sul porto è l'ottocentesco villino Florio, in stile liberty, sede municipale; lungo un lato del porto si trovano gli edifici della tonnara. I forti di Santa Caterina e di San Giacomo sono testimonianze del periodo normanno.

Economia

L'arcipelago è meta di un intenso flusso turistico, attratto dalla bellezza della costa, ricca di grotte, e dalla limpidezza delle acque. Notevole rilevanza ha la pesca, mentre assai ridimensionate sono le attività della tonnara con l'annesso stabilimento per la lavorazione del tonno: il rito della “mattanza” è mantenuto in vita a scopi quasi esclusivamente turistici (maggio-giugno), grazie a un accordo stipulato nel 1981 tra i proprietari della tonnara e l'ente del turismo trapanese. Sono presenti alcune aziende agricole (cereali e foraggi) e zootecniche (allevamento di bovini, bufali, ovini e caprini).

Curiosità e dintorni

L'arcipelago fa parte dell'Area Marina Protetta Isole Egadi che, con i suoi 532 km² di estensione, è la più vasta d'Italia. Nelle grotte del monte Santa Caterina a Favignana è stato rinvenuto materiale del Paleolitico superiore. Fra le numerose grotte con testimonianze preistoriche che si aprono nelle varie isole, di particolare interesse è la grotta del Genovese nell'isola di Levanzo, le cui pareti sono ornate da graffiti e pitture risalenti al Paleolitico e al Neolitico. Nell'isola di Marettimo si segnalano le grotte del Cammello, della Bombarda e del Presepe, ricca di enormi stalattiti e stalagmiti calcaree, che ricordano i personaggi della natività.

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