Ferrucci, Franco

critico letterario e narratore italiano (Pisa 1936- New York 2010). Docente di letteratura italiana a New York, ha alternato l'attività di ricerca accademica con l'esperienza narrativa. Già i volumi saggistici (Addio al Parnaso, 1970; L'assedio e il ritorno, 1974) hanno tradito tuttavia una certa inclinazione favolistica nel lirismo fantastico con cui vengono ricreati i valori e i miti del passato. I primi esperimenti romanzeschi, come L'anatra nel cortile (1969), Il cappello di Panama (1973) e A sud di Santa Barbara (1976), hanno ribadito la vena estrosamente inventiva e ariosamente ironica dello scrittore. Ma la sua prova più matura e fortunata Ferrucci l'ha fornita con il romanzo “teologico” Il mondo creato (1986): protagonista di questa insolita autobiografia cosmica è Dio stesso, ridotto a dimensioni umanissime. Sono seguiti I Satelliti di Saturno (1989), L'assedio e il ritorno (1991), Nuovo discorso sugli italiani e Fuochi, entrambi del 1993. In Fuochi ha analizzato il legame amore-morte in una vicenda descritta senza toni eccessivamente drammatici. Del 1996 è Lontano da casa, opera “morale” che ha per protagonista un uomo con la passione per il denaro. Nel saggio Le due mani di Dio. Il cristianesimo e Dante (1999) ha ripercorso criticamente alcune epoche della tradizione letteraria. Fra le sue traduzioni più significative, va ricordata la Storia della follia di M. Foucault, curata nel 1963.

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