Gèova, Testimòni di-

Indice

Confessione religiosa presente in oltre 200 Paesi del mondo, è rappresentata in Italia dalla “Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova”, ente morale riconosciuto con Decreto del Presidente della Repubblica n. 783 del 31/10/1986. Formatasi negli Stati Uniti a partire dal 1870, era costituita inizialmente da un gruppo di studiosi, fra cui spiccava la figura di Charles Taze Russell, che si prefiggevano di esaminare la Bibbia senza tener conto di alcuna precedente interpretazione o dottrina, per ritrovarne e adottarne solo il messaggio originario. I risultati dei loro studi portarono alla pubblicazione, nel 1879, del periodico oggi conosciuto con il nome La Torre di Guardia, divenuto l’organo ufficiale internazionale della Confessione. Pur definendosi “cristiani”, non riconoscono la divinità di Cristo e negano la Trinità. Per questo non fanno parte del World Council of Churches (WCC), organo che si occupa del dialogo fra le differenti Chiese cristiane nel mondo, e costituiscono un gruppo a sé. Tra fedeli e simpatizzanti, contano in Italia quasi mezzo milione di persone, attestandosi quale terza confessione fra i cittadini italiani dopo cattolici e musulmani. Secondo i dati riportati sul sito jw.org nel mondo i fedeli e i simpatizzanti superano i 20 milioni.

Cenni storici

Conosciuti fino al 1931 con il nome di Studenti Biblici, decisero da quell’anno di adottare il nome “Testimoni di Geova” (sulla base del versetto biblico di Isaia 43,10) per meglio definire il loro impegno: testimoniare, ovvero far conoscere, il nome e le caratteristiche del Dio biblico. In Italia i Testimoni hanno adottato la forma del nome di Dio “Geova” poiché attestata nella lingua e nella letteratura italiana: utilizzata, con qualche piccola variante, da autori quali Ugo Foscolo, Giosuè Carducci, Giuseppe Verdi e Umberto Eco, compare già nelle versioni della Bibbia di Brucioli (1540), Diodati (1607) e Martini (1778). Nel 1903, a San Germano Chisone, una località presso Pinerolo (Torino), si radunò il primo gruppo italiano di Studenti Biblici. Sempre a Pinerolo, nel 1908, venne istituita la prima congregazione. Fra i primi cattolici convertiti ci fu Remigio Cuminetti (1890-1939), primo caso documentato di obiezione di coscienza per motivi religiosi dell'Italia moderna. Nel corso del XX secolo i Testimoni sono stati spesso oggetto di persecuzioni a causa della loro neutralità politica e del loro rifiuto di prestare servizio militare (negli Stati Uniti, hanno vinto molte delle cause a loro intentate, stabilendo importanti precedenti in materia di libertà religiosa); per questi motivi furono perseguitati sia dal nazifascismo sia dal comunismo. Nei lager nazifascisti furono l’unico gruppo a cui venne attribuito un simbolo identificativo per motivi esclusivamente religiosi, il triangolo viola. Dopo la Seconda guerra mondiale, l’attività dei Testimoni riprese con rinnovata vitalità, conoscendo negli anni una costante crescita, fino a fare dell’Italia il Paese europeo con il maggior numero di Testimoni di Geova. Le battaglie legali condotte dai Testimoni in varie nazioni hanno contribuito all’affermazione di diritti fondamentali in tema di libertà religiosa, come quello all’obiezione di coscienza al servizio militare: la legge che ha istituito nel 1998 il servizio civile in Italia ha accolto le istanze portate avanti dai Testimoni, che per almeno un cinquantennio hanno coerentemente sostenuto le loro idee, anche nelle carceri militari italiane.

 

Attività e caratteristiche

I Testimoni si Geova si radunano settimanalmente in luoghi di culto chiamati Sale del Regno, dove tengono conferenze bibliche aperte al pubblico e seguono un programma didattico comune in tutto il mondo. Non hanno gerarchie, né una distinzione tra clero e laicato. La loro attività principale è l’evangelizzazione sul modello del Cristianesimo originario. Si diventa ufficialmente Testimoni di Geova solo in età matura, battezzandosi per completa immersione in acqua dopo una scelta consapevole e volontaria conseguente a una compiuta conoscenza e accettazione dei basilari insegnamenti della Bibbia. Chi vuole diventare Testimone di Geova deve abbandonare vizi e abitudini considerati incompatibili con le norme bibliche (per esempio, tossicodipendenza, alcolismo, tabagismo, gioco d’azzardo, violenza domestica) e sforzarsi di vivere in modo ineccepibile sul piano morale. Se un Testimone battezzato commette gravi trasgressioni morali o dottrinali e non desidera ravvedersi, può essere disassociato, o scomunicato, dalla comunità religiosa; tuttavia, se in seguito si ravvede, può esservi riammesso. Tutte le attività dei Testimoni, incluse quelle legate alle operazioni di soccorso, vengono sostenute finanziariamente grazie a offerte volontarie. I Testimoni di Geova sono fra i principali editori biblici al mondo: a partire dai primi anni del Novecento hanno pubblicato milioni di copie di note traduzioni bibliche, come la King James Version (Bibbia di re Giacomo); nel 1950 iniziarono la pubblicazione in inglese anche della Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture, che a oggi è stata stampata in 230 milioni di copie in circa 200 lingue. Nel 2020 i Testimoni di Geova hanno presentato traduzioni della Bibbia in 33 lingue, fra cui la prima Bibbia completa al mondo in una lingua dei segni (precisamente quella americana).

Dottrina

Per i Testimoni, Geova è il Creatore, l’unico vero Dio. I Testimoni di Geova basano tutte le loro credenze sulla Bibbia, che ritengono la Parola di Dio. La Bibbia a cui fanno riferimento è chiamata “Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture” e non corrisponde al canone biblico cattolico. Sulla base del testo biblico, i Testimoni credono che gli attuali problemi della società, incluse le sofferenze, le malattie e la morte, siano la conseguenza del peccato adamico. Per questo risulta centrale nella loro fede il sacrificio di riscatto, volontario, di Gesù. Questi è il “Figlio di Dio”, non Dio Padre, e rimane dunque una creatura. Pertanto, pur dichiarandosi “cristiani”, i Testimoni non credono nella Trinità. I Testimoni accettano Gesù quale proprio Salvatore e Redentore: avendo redento gli uomini con la sua morte, Gesù ricondurrà la Terra alle condizioni paradisiache che vi regnavano all’inizio. La fine del mondo non viene interpretata come distruzione del pianeta: si svolgerà la grande battaglia di Armaghedon, in cui moriranno tutti coloro che non hanno vissuto conformemente ai princìpi biblici, finirà l’attuale sistema ordinativo e sarà sostituito dal Regno di Dio, che porterà unità, pace, sicurezza, benessere e vita eterna a tutti i popoli. Gli uomini buoni sono divisi in due categorie: gli “unti”, che dopo la morte raggiungono immediatamente il Cielo (il loro numero è stabilito in 144.000), e le “altre pecore”, che vivranno per sempre su una terra paradisiaca. Per la centralità del ruolo del Messia, o Cristo, la ricorrenza più importante dell’anno per i Testimoni di Geova è la Commemorazione della sua morte, o Cena del Signore. Contrariamente alla maggioranza delle altre religioni, i Testimoni di Geova credono che alla morte le persone cessino di esistere. Non credono pertanto nell’immortalità dell’anima né nell’esistenza dell’inferno. Insegnano tuttavia che in futuro Dio riporterà in vita miliardi di morti per mezzo della risurrezione sulla Terra. Pur attribuendo grande valore alla vita e apprezzando il progresso scientifico, i Testimoni rifiutano il trattamento medico emotrasfusionale; la decisione, di natura strettamente personale, viene fatta derivare dal comando di “astenersi dal sangue” riportato negli Atti degli Apostoli (Atti 15,28-29). Anche se tale posizione ha talvolta suscitato critiche nei loro confronti, è stato riconosciuto da alcuni medici l’impulso dato dai Testimoni alla sperimentazione di strategie mediche alternative alle emotrasfusioni, che vengono oggi utilizzate anche su pazienti che non sono contrari a pratiche emotrasfusionali per motivazioni religiose.

Bibliografia

Le minoranze religiose in Italia, a cura di Silvio Ferrari e Giovanni Battista Varnier, Edizioni San Paolo, 1997; Giorgio Bouchard, Chiese e movimenti evangelici del nostro tempo, Claudiana, Torino, 2003, p. 161; Paolo Piccioli, Il prezzo della diversità, Prima edizione 2010: Jovene Editore, Napoli. Seconda edizione 2014: Edition Schortgen, Luxembourg, pp. 58-59; C. Vercelli, Triangoli viola, Carocci, 2011; Massimo Introvigne, I Testimoni di Geova. Chi sono, come cambiano, Edizioni Cantagalli, 2015; Emanuele Pace, Piccola Enciclopedia Storica sui Testimoni di Geova in Italia, V volume 1939-1940, Azzurra7 Editrice, 2015, pp. 303-306; Massimo Introvigne, Pierluigi Zoccatelli (sotto la direzione di), Le religioni in Italia, I Testimoni di Geova, CESNUR 2018

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