García Márquez, Gabriel

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scrittore colombiano (Aracataca 1927-Città del Messico 2014 ). Fu uno dei più importanti esponenti della letteratura latino-americana contemporanea. Giornalista, fu corrispondente a New York, L'Avana, Roma e Parigi. Alla pubblicazione del primo racconto, La hojarasca (1955; Il frascame), seguirono El coronel no tiene quien le escriba (1961; Nessuno scrive al colonnello), Los funerales de la Mamá Grande (1962; I funerali della Mamá Grande), La mala hora (1962; La mala hora): in queste opere García Márquez creò un mondo tra realtà e fantasia (l'immaginario villaggio di Macondo), poi pienamente realizzato in Cien años de soledad (1967; Cent'anni di solitudine) che, tradotto in molte lingue, gli ha dato fama universale. Qui la componente magica, l'evocazione del passato, l'indagine spirituale condotta attraverso la tecnica faulkneriana del monologo interiore offrono allo scrittore un modo nuovo di affrontare la realtà contemporanea colombiana. Su questa linea si collocano anche le opere successive: i volumi di racconti La increible y triste historia de la candida Eréndira y de su abuela desalmada (1972; L'incredibile e triste storia della candida Eréndira e della sua nonna snaturata) e Ojos de perro azul (1974; Occhi di cane azzurro), i romanzi El otoño del patriarca (1975; L'autunno del patriarca), satira cupamente barocca della dittatura, che segna un altro vertice della narrativa di García Márquez, Crónica de una muerte annunciada (1981; Cronaca di una morte annunciata), in cui ancora una volta si mescolano fantastico e reale, ed El amor en los tiempos del cólera (1985; L'amore al tempo del colera). Insignito del premio Nobel nel 1982, con El general en su laberinto (1989; Il generale nel suo labirinto) García Márquez affrontò per la prima volta un personaggio storico, Simón Bolívar, visto nell'amara solitudine dei suoi ultimi giorni di vita. Di grande valore artistico sono le raccolte di racconti 12 cuentos peregrinos (1992; Dodici racconti raminghi) e Del amor y otros demonios (1994; Dell'amore e di altri demoni). Oltre ai grandi lavori narrativi, a García Márquez si deve un'abbondante produzione giornalistica, che è stata raccolta in quattro volumi: Textos costenos, Entre cachacos, Europa j América, Notas de prensa (1980-84; Taccuino di cinque anni), ai quali nel 1996 si è affiancata Notícias de un secuestro (Notizia di un sequestro), indagine sul rapimento di dieci persone da parte di narcotrafficanti. Nel 2002, dopo tre anni di intenso lavoro, pubblicò Vivir para contarla (Vivere per raccontarla), autobiografia nella quale compaiono anche i protagonisti dei suoi romanzi più noti e nel 2004 Memorias des mis putas tristes (Memorie delle mie puttane tristi). Nel 2003 uscì una raccolta di articoli: A ruota libera/1974-1995. Nel 2010 è uscito il saggio Non sono venuto a far discorsi (Yo no vengo a decir un discurso).

Bibliografia

M. Fernández Braso, Gabriel García Márquez (Una conversación infinita), Madrid, 1969; C. Segre, in I segni e la critica, Torino, 1969; R. Gullon, García Márquez o el arte del contar, Madrid, 1970; C. Arnau, El mundo mítico de Gabriel García Márquez, Barcellona, 1971; M. Vargas Llosa, Gabriel García Márquez, historia de un deicidio, Barcellona, 1972; M. Canfield, Patriarca de García Márquez, Firenze, 1984.

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