Gassanidi

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Storia

(o Ghassanidi; arabo Banū Ġassān). Dinastia di emiri arabi che ebbe origine da una tribù di beduini, provenienti forse dall'Arabia meridionale (Yemen), stabilitisi nella regione a sud-est di Damasco verso il sec. III d. C. Il regno dei Gassanidi, fortemente influenzato dalla civiltà siriaca e dal cristianesimo, raggiunse l'apogeo nel sec. VI quando, divenuti alleati dell'Impero bizantino, con il titolo di filarchi, custodirono i confini del territorio romano dalle incursioni dei nomadi e si contrapposero al regno arabo dei Lakhmidi, alleati dei Persiani. Fornendo a Bisanzio contingenti di truppe a cavallo, i Gassanidi furono tra gli artefici della vittoria bizantina sui Persiani; essi protessero anche gli interessi commerciali e politici dell'impero lungo alcune direttrici di traffico. Monofisiti, entrarono presto in urto con gli imperatori romani eterodossi. Decaddero fino a scomparire in seguito alla conquista musulmana (sec. VII d. C.).

Arte

La civiltà dei Gassanidi, nata da un insieme di elementi arabi, siriaci, greci e persiani, raggiunse un altissimo livello artistico in opere di pubblica utilità quali dighe, canali, serbatoi, bagni pubblici, palazzi, teatri, chiese, archi di trionfo. Il tipo più diffuso delle loro abitazioni era quello a peristilio, d'impianto ellenistico, visibile nei palazzi di Bostra, di Kerratin (444), di Umm is-Surab (489) e di al-Hayyar nel Hauran (578), quest'ultimo costruito da un Flavios Seos, procuratore del grande al-Mundir ibn al-Harit (569-582). Tale planimetria avrebbe avuto un influsso determinante nella formazione del gusto musulmano, fornendo il modello a tutte le ville omayyadi del deserto giordano. Sembra che appartengano all'epoca gassanide anche i resti di circa trecento tra città e villaggi disseminati sulle pendici orientali e meridionali del Hauran.

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