Gerson, Jean

teologo francese (Gerson, Reims, 1363-Lione 1429). Ottenuto il dottorato nel 1395, poco dopo fu eletto cancelliere della Sorbona. Inimicatasi, però, l'autorità politica, dovette vagare qua e là per centri culturali e monasteri di tutta Europa e trascorse gli ultimi anni a Lione presso il fratello, priore dei celestini. Gerson, detto Doctor christianissimus, fu un grande teologo mistico e, al pari di Occam e di Duns Scoto, fondò la morale sulla volontà divina. Importante inoltre è stato il suo apporto al Concilio di Costanza (1414-18): da una parte contribuì alla condanna di eretici quali Hus, Girolamo da Praga e G. Petit, dall'altra sostenne le tesi della subordinazione del papa al concilio e della sua removibilità e fallibilità, tesi che formarono la base del gallicanesimo. Opere principali: Trialogus in materia schismatis (1403), Sur la véritable religion et perfection (1418), De consolatione theologiae (1419).

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